IL MODELLO AMERICANO: BAMBINI AL LAVORO A 5 ANNI
MOLTI PICCOLI MESSICANI SONO IMPIEGATI NEI CAMPI DEL MICHIGAN PER RACCOGLIERE MIRTILLI…LA LEGGE VIETA DI FARLI LAVORARE PRIMA DEI 12 ANNI, MA LA ADKIN SFRUTTAVA I FIGLI DEGLI IMMIGRATI…ORA LE GRANDI CATENE DI SUPERMERCATI SI DISSOCIANO, MA IL FENOMENO E’ ESTESO
Uno studente che lavora come stagista nella rete televisiva Abc ha scoperto quello che molti negli States avevano fatto finta di non vedere: l’opera di sfruttamento del lavoro minorile nei campi della Adkin Blue Ribbon Packing Company a South Haven, nel Michigan.
Il network ha quindi condotto un’inchiesta ad ampio raggio, i cui risultati sono andati in onda nel programma Nightline.
Tra i bambini ripresi dalle telecamere della rete, c’era una piccola di appena cinque anni di nome Suli, alla quale era affidato il trasporto di pesanti casse di mirtilli raccolti dai genitori e dai fratelli di sette e otto anni.
Un altro ragazzino di dodici anni ha detto a Nightline di avere raccolto mirtilli da quando ne aveva otto.
Praticamente in tutti i casi i minori al lavoro nei campi erano figli di immigrati messi all’opera con la tacita acquiescienza di agricoltori e superiori.
I piccoli, oltre che alla fatica fisica, sono esposti ai pesticidi e ai pericoli dei macchinari industriali.
E’ emerso che non si tratta di un fenomeno isolato, ma che altre aziende agricole impiegano manodopera minorile in New Jersey, North Carolina e California,nelle piantagioni di pomodori e di grano.
Dopo la denuncia della Abc, il colosso della grande distribuzione Walmart ha rotto i ponti con la Adkin, sostenendo che “non tollera l’uso di lavoro minorile”. In verità esso è vietato dalla legge americana che impedisce l’utilizzo di manodopera di bambini fino a 12 anni, pena una multa che può superare i mille dollari a bambino.
Tra i 12 e i 13 anni i piccoli possono lavorare part-time in fattoria, fuori dall’orario scolastico e solo se lavorano a fianco dei genitori, in aziende di famiglia o con il consenso dei genitori.
In tutte le altre industrie, invece, l’età minima per cominciare a lavorare è di 14 anni.
L’incriminata principale nello “scandalo dei mirtilli” è la Adkin Blue Ribbon Packing Com che lavora e impacchetta mirtilli per tutta l’America, passando da Walmart e affini, i quali solo ora sciolgono i contratti “essendo in corso un’indagine interna del nostro team sull’etica”.
La Adkin se la caverà con una multa di 5.500 dollari (3.700 euro, una cifra ridicola), per aver violato la legge sul’immigrazione e sul lavoro minorile.
Se pensiamo che proprio dagli Usa e dall’Europa era partita la civilissima battaglia contro lo sfruttamento dei bimbi asiatici nella fornitura di palloni da football e in generale contro l’uso di di minori di 10 anni nella produzione artigianale di articoli destinati al mercato occidentale, con campagne di denuncia e boicottaggio, è emblematico come ciascuno guardi a casa degli altri, ma mai a casa propria.
Invece che “esportare democrazia” sarebbe bene che negli States della bancarotta finanziaria, dove non si guarda in faccia nessuno in nome del “dio profitto”, qualcuno imparasse a importare la civiltà , il rispetto della dignità umana e della tutela dei bambini.
Invece che dare lezioni di civiltà al prossimo, il modello economico americano dovrebbe fare un bell’esame di coscienza e porre fine allo sfruttamento dei minori e delle minoranze etniche, garantendo diritti e assistenza sociale, invece che decapitare posti di lavoro e favorire speculazioni in borsa a scapito dei risparmiatori.
I bambini a 5 anni hanno solo diritto a sognare, non a spezzarsi la schiena nei campi per favorire le speculazioni delle lobbies della grande distribuzione.
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