IL PDL IN REGIONE LAZIO CANDIDA LA LORENZIN E STORACE RESTA CON LA CORNETTA IN MANO
L’EX GOVERNATORE AVEVA AVUTO LA PROMESSA DI APPOGGIO DI BERLUSCONI E ORA SI CHIEDE: “MA SILVIO CONTA QUALCOSA NEL PDL O NO?”
È Beatrice Lorenzin la candidata del Pdl alla presidenza della Regione Lazio. «Ho avuto l’onore di essere interpellata come possibile candidato per il Lazio, vediamo un po’ cosa succede. Sono a disposizione», ha confermato la deputata.
La Lorenzin sfiderà Nicola Zingaretti (Pd).
«Il centrosinistra per primo ha promosso il cambiamento portando la Regione al voto», afferma in nota il candidato di centrosinistra.
«Su questa strada – sottolinea – ho chiesto inoltre a tutte le forze politiche di rinnovare la loro rappresentanza consiliare per intercettare davvero e non a parole la voglia di cambiare che c’è tra i cittadini. Esiste ovviamente l’autonomia dei partiti ma c’è anche la mia di decidere indicando criteri irrinunciabili come questo del rinnovamento. Sono contento che tutte le forze in campo si stiano orientando verso questa mia richiesta e vedo che anche la destra di Berlusconi sta correndo ai ripari».
Beatrice Lorenzin intanto rilancia: «Dovessi essere io il candidato, credo che accettare questa sfida significherebbe ridare fiducia ai cittadini e fare del Lazio una Regione capace di fare da traino per lo sviluppo economico dell’Italia».
Ma a destra c’è chi frena.
È il caso di Francesco Storace: «Bisogna vedere quanto rispondono a realtà le voci sulla Lorenzin. Quando il Pdl proporrà il nome, ne parleremo. Questa settimana è tutta sulle procedure politiche, le liste, il perimetro delle alleanze. Dalla prossima settimana possiamo affrontare questo tema», dichiara a Teleradiostereo2 il segretario de La Destra, che nei giorni scorsi aveva espresso l’intenzione di candidarsi alla Regione Lazio Francesco Storace.
«Noi la disponibilità l’abbiamo data, e Berlusconi l’ha data. Vediamo se Berlusconi conta ancora nel suo partito o no. Ora vediamo chi propongono – ha aggiunto Storace – se il nome è vero o stanno fingendo. Per quello che mi riguarda noi dobbiamo fare di tutto per evitare l’effetto Sicilia, dove ci furono due candidati e vinse la sinistra. Bisogna capire chi è il candidato migliore”.
Insomma per l’ex autista di Marchio ed ex portavoce di Fini “piange il telefono”
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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