IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA: “DRAGHI HA SALVATO L’ITALIA, SENZA SENSO GLI ATTACCHI CONTRO DI LUI”
BOCCIA BASTONA LE PAROLE DI DI MAIO: “IMPARI AD ACCETTARE LE CRITICHE”
Gli attacchi rivolti dal vicepremier Luigi Di Maio contro Mario Draghi “non hanno alcun senso”.
Con queste parole il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a margine della Festa del Foglio, ha commentato la frase che il ministro dello Sviluppo economico aveva rivolto contro il governatore della Bce .
“Non mi sembra che Draghi sia contro l’Italia. La questione del quantitative easing è nell’interesse dell’Italia – ha continuato il vertice di Confindustria – Abbiamo un presidente di una Banca centrale che ha salvato l’Italia, non mi sembra affatto che sia contro il nostro Paese. Il problema è accettare le critiche e capire cosa c’è dietro e cercare di costruire e migliorare”.
Luigi Di Maio aveva accusato Draghi di avvelenare il clima politico tra Italia e Unione europea: “Secondo me siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente”, aveva detto nella registrazione della puntata della trasmissione Nemo, su Rai2.
Il presidente di Confindustria ha poi commentato la manovra messa a punto dal governo, che è stata bocciata dalla Commissione europea: “Occorre un dialogo e un confronto serrato con l’Europa, occorre far capire all’Europa che sulla crescita ci si gioca una grande sfida, ma non si può dire che si accetta il dialogo ma non ci si muove su nulla, perchè che dialogo è, se parti già con questo pregiudizio”, ha sostenuto, sottolineando poi il rischio dell’aumento del debito pubblico che la misura pensata dal governo porterà con sè.
L’esecutivo ha più volte ripetuto che questa manovra è stata voluta per spingere sulla crescita, ma se la crescita non dovesse arrivare?
Per Boccia, a quel punto, al governo non resterà che assumersi la responsabilità della propria scelta: “Se tra qualche mese la crescita non arriva e ci sarà anche meno occupazione, il Governo si giocherà una sua credibilità . Non vorrei che si usasse sempre l’alibi delle colpe degli altri”.
Nei mesi scorsi il presidente di Confindustria aveva più volte paventato l’ipotesi di una mobilitazione degli imprenditori. Una possibilità , questa, che non è stata ancora scartata: “Sono tutte ipotesi possibili – ha affermato – il problema è l’alternativa. Se serve a far cambiare idea, se ne può parlare. I risultati di questa manovra sono oggetto di responsabilità di questo governo, non vorremmo che tra qualche mese non ci siano e la colpa è dell’Europa o di altri. Questo governo deve cominciare a fare i conti con le proprie responsabilità , dopodichè i corpi intermedi dello Stato possono fare molto in termini di proposte, di protesta, di denuncia di criticità , in toni più accesi o meno. Ma i contenuti sono questi. Non è nei toni che si fa la differenza ma nella capacità di capire che ci sono alcune criticità e nel caso cambiare”.
(da “Huffingtonpost”)
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