IL REFERENDUM BEFFA SUL TRAM DI FIRENZE
IL SINDACO DOMENICI IMITA JULIO IGLESIAS… “SE SI PERDE NON VALE…” LA DEMOCRAZIA IN RIVA ALL’ARNO, VERSIONE PD
Sarà anche che la Sinistra ormai è pure “arcobaleno”, ma certo è anche in mongolfiera, alias “nel pallone”, in preda ad annichilimenti stalinisti …in verità il sindaco di Firenze, versione “bel tenebroso”, Leonardo Domenici più che coi baffi del dittatore lo vedremmo meglio mentre canta ancheggiando “E qui comando io…e questa è casa mia”. Potrebbe, il nostro, essere un utile suggerimento, visto che è in scadenza di mandato e non più rieleggibile, per il suo futuro…magari il suo amichetto Pieraccioni gli può sempre far fare una comparsata in qualche suo film. Domenica scorsa, infatti, i fiorentini sono stati chiamati, attraverso un referendum, a esprimersi sul famoso tram lungo 32 metri che, secondo il progetto del Comune di Firenze, dovrebbe passare sferragliando a 30 metri dal Battistero e dal Duomo.
Provate a immaginarvi al centro della piazza, a destra avete la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, i marmi della facciata di Santa Maria in Fiore, a sinistra quelle del Battistero con le formelle di Lorenzo Ghiberti, davanti a voi Via Martelli e Via Cavour, con il Palazzo Medici Riccardi…bene mentre state ammirando il tutto, in una città tra le più belle del mondo, ecco un treno di 32 metri di lunghezza, alto 3,40 metri e largo 2,40 metri, che passa a 30 metri dal Battistero e prosegue sferragliando verso la Stazione di Santa Maria Novella.
Una cosa che solo in Italia potrebbe accadere, in altri Paesi avrebbero internato i progettisti e i mandanti per ” concorso morale in strage culturale”…e invece qua ha trovato sponsor politici nella Sinistra unita ( PD, Rifondazione e Verdi).
Domenica si è votato il referendum sulla realizzazione o meno del progetto e con un’elevata partecipazione di fiorentini ( il 40%) hanno prevalso i “no” all’infausto progetto. Ma la Sinistra ha uno strano concetto della democrazia e già prima del voto il sindaco aveva democraticamente chiarito ” che l’opera si farà anche se l’esito del referendum fosse negativo”…Grande Dominici…imita Julio Iglesias e canta ” Se si perde non vale…se si perde non vale”…e allora che cazzo conta il parere dei cittadini per te Domenici ? Non era la Sinistra che diceva sempre ” bisogna sentire i cittadini”, “occorre che le decisioni siano condivise”, “la democrazia parte dal basso”? E ora che avete perso, perchè il vostro progetto è un orrore e un insulto al mondo intero, il popolo non conta più ? Hai mobilitato esperti illustri per farti dare ragione, come Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti, Walter Veltroni e Segolene Royal e te lo sei preso in saccoccia ugualmente…che miserevole figura ostinarti a “voler andare avanti per le tue rotaie”…e poi Veltroni non è quello che gira in bus? Che ci azzecca col tram?
Che figura ragazzi che avete fatto, mollati persino da Asor Rosa e Ripa di Meana, Italia Nostra e il FAI, Andrea Boccelli, Vittorio Sgarbi e Franco Zeffirelli tutti contrari al tram in Piazza del Duomo. Coi Verdi invece che approvano un progetto che prevede il taglio di 1.000 alberi secolari per far strada al vostro “Eurosta”…e questi sarebbero ambientalisti?
E poi Firenze è patrimonio mondiale dell’umanità , gli scempi alla città non riguardano solo i fiorentini, qua deve intervenire lo Stato e impedire che un progetto folle deturpi la città …e che un Domenici qualsiasi cancelli secoli di storia. Il quale sindaco si difende dicendo che ” già ora nel centro storico passano gli autobus, peggio che il tram”…e sai che ti rispondiamo caro Sindaco? Ma chi ti ha detto di far passare gli autobus, togli anche gli autobus che hai fatto passare tu, bastava progettare bus elettrici o fare una metropolitana non invasiva. O ridurre il traffico delle auto …qualsiasi cosa che rispettasse il patrimonio culturale della città .
Invece alla fine degli anni ’90, quando si cominciò a parlare di come alleggerire la pressione del traffico privato, di fronte a due progetti, quello della tramvia e quello di un micrometrò progettato dalla Università di Firenze e finanziato dalla locale Cassa di Risparmio, quest’ultimo non venne neanche preso in considerazione. Nel 2000 si approvò il progetto della tramvia senza neanche guardarlo bene: pensate che dopo tre anni le ditte appaltatrici fecero presente al Comune che per realizzarlo così come elaborato… si sarebbe dovuto demolire Palazzo Vecchio. E si dovette porre rimedio cambiando il percorso… Chiunque su internet ( www.tramvia.fi.it) può verificare il tremendo impatto del percorso delle linee 2 e 3 che tagliano il centrostorico come una torta. Per non parlare dei costi …per gestire la sola linea 1 occorrerebbero 8,5 milioni di euro ( solo gestione, non costruzione) l’anno, per andare in pareggio il biglietto a corsa dovrebbe essere portato a 12 euro. Dato che non si potrebbe chiedere una tale cifra, è evidente che la differenza la pagherebbero i fiorentini con le tasse comunali.
Visto che Domenici non riconosce la sconfitta, facciamo una proposta alla luce di quanto sostenuto prima, ovvero che Firenze è patrimonio universale e italiano.
Facciamo un bel referendum in Italia … così decidono democraticamente gli italiani se il tram deve sferragliare sotto il campanile di Giotto o no… ma a una condizione, caro sindaco…che se perdi ti dimetti e non ti ripresenti mai più a qualsiasi carica politica, anche nazionale…facci sapere se ci stai …almeno dopo potrai dire “che hai perso il tram”…Tuuu Tuuu suona il campanello sindaco….tuuuu tuuuu
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