IL RETROSCENA DEL RITIRO DELLA CANDIDATURA DI ROMA PER I MONDIALI DI ATLETICA DEL 2027: LE LOTTE INTESTINE TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA CI FANNO PERDERE LA CANDIDATURA E LA FACCIA
IL DUPLEX ABODI-MELONI NON HA MAI VISTO DI BUON OCCHIO LA RASSEGNA PERCHÉ STEFANO MEI, PRESIDENTE FIDAL, È UN SALVINIANO…IL PRESSING DEL CAPITONE SU GIORGETTI, I RITARDI DI ABODI E LA LETTERA IN CUI DEMANDAVA LA COPERTURA ECONOMICA AL PARLAMENTO
Sembra che il duplex Abodi-Meloni non abbia mai visto di buon occhio i Mondiali di atletica 2027 a Roma perché Stefano Mei, presidente Fidal, è considerato un salviniano di titanio. Pare che gli ultimi voti utili alla sua elezione a presidente della Federazione atletica leggera gliel’abbia trovati Salvini in quel di Orbetello…
E sarebbe stato proprio il Capitone a pressare Giorgetti per la copertura economica della candidatura di Roma (circa 80 mln euro). Alla fine sembra che Abodi si sia tenuto le carte in mano e sia arrivato fuori tempo massimo nella richiesta della copertura al ministero dell’Economia.
Fatto sta che la lettera del ministro dello Sport di sostegno alla candidatura dei Mondiali di Atletica a Roma, in realtà, è stata il colpo di grazia più che un aiuto.
Tanto che la Fidal si è ritirata e Sebastian Coe, il presidente della federazione internazionale di atletica leggera, ha sentenziato che l’appoggio del governo italiano alla candidatura non offriva “le condizioni minime” per poter essere presa in esame.
Abodi nella lettera demandava la copertura economica al Parlamento
(da Dagoreport)
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