IL SALVA-FOA SLITTA ANCORA TRA ACCUSE E INSULTI IN VIGILANZA RAI
VOTO FISSATO ALLE 20, POI ANTICIPATO PERCHE’…C’E’ LA CHAMPIONS
Il voto salva-Foa è slittato ancora. In serata, si pensava in prima battuta, ma molto più probabilmente alle 17, per evitare la concomitanza con… la Champions League che vede impegnate Juventus e Roma nella duplice sfida con le spagnole Valencia e Real.
Nella convocazione mattutina (alle ore otto) della vigilanza Rai toni altissimi, accuse, insulti.
A scatenare ancora una volta la bagarre è stata la forzatura imposta dalla Lega Matteo Salvini per imporre alla presidenza dell’azienda di viale Mazzini Marcello Foa.
Tra i membri della Vigilanza sono volate parole grosse.
Verducci (Pd) ha parlato di mercimonio, logiche spartitorie, inciuci e trattative che avrebbero portato alla ricandidatura di Foa già bocciato dalla commissione il 1 agosto scorso.
Durissimo su Foa “giornalista che ha insultato Mattarella, propagato notizie false e alimentato polemiche anti vacciniste”. Mule’, capogruppo di Fi è insorto: “Sono offese gravissime, mercimonio vuol dire traffico illecito riprovevole, così dice la Treccani. Ma lei è ignorante, nel senso che li ignora”.
Altro siparietto tra Mollicone (Fratelli d’Italia) e Faraone (Pd). Uno scontro al calor bianco dopo la decisione di votare una risoluzione presentata dai rappresentanti del Carroccio, un invito al cda della Rai di procedere alla nomina del nuovo presidente senza escludere Foa già silurato.
Per il Pd è un atto illegittimo, la Vigilanza, cioè il Parlamento, si è già espresso.
Nel caso venisse riproposto verranno presentati 4 ricorsi, in sede civile, penale, al Tar e al Tribunale delle imprese.
Per Giacomelli, sottosegretario Pd alle Comunicazioni del passato governo e’ in corso “una trattativa per acquisire il si di Berlusconi per conto di Di Maio. Perchè Salvini e la Lega non vogliono cambiare nome? Qual è il vero motivo per cui da tre mesi si è la impallata la Rai? Qual è la reale offerta della maggioranza a Forza Italia?”.
Michele Anzaldi, democrat d’assalto ha ricordato la vicenda Meocci,quando i consiglieri Rai “furono chiamati a risarcire 11 milioni”.
E la Santanchè (Fdi) è andata giù pesante accusando il Pd di linguaggio ricattatorio e ricordando i tempi in cui Renzi “occupò militarmente la Rai”. E Paragone ha cercato di rassicurare i grillini, pronti a votare Foa per onorare il patto di maggioranza ma preoccupati di fare un favore al Cavaliere: “La Rai non è merce di scambio, ha bisogno di assumere la decisione che ritiene più opportuna, ha bisogno di chiudere questo processo decisionale”.
La Vigilanza ha comunque approvato l’emendamento del parlamentare di Fi Mulè con cui si richiede l’audizione del prossimo presidente indicato dal Cda Rai, prima di procedere con il voto finale in Vigilanza.
“Sia Marcello Foa o Laganà o chiunque altro”, precisa il primo firmatario.
(da “Huffingtonpost”)
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