IL SINDACO DI VENEZIA PROPONE DI FAR LAVORARE I PROFUGHI DIECI ORE E PAGARLI PER OTTO (VIOLANDO LA LEGGE)
PENSI PIUTTOSTO A VIETARE A CERTI ESERCIZI COMMERCIALI DI VENEZIA DI TAGLIEGGIARE I TURISTI FACENDO PAGARE 10 EURO UNA BOTTIGLIETTA D’ACQUA O 20 EURO UN CAFFE’
“I profughi che arrivano con i barconi e che per mesi vediamo bighellonare? Facciamoli lavorare. Paghiamoli otto ore, ma facciamoli lavorare due ore in più per la comunità ”. Lo afferma il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che definisce la sua affermazione una “provocazione”.
“La mia proposta tutta da costruire e analizzare nei dettagli — dice Brugnaro dalle pagine de Il Gazzettino — è di fare un accordo nazionale con il ministero del Lavoro, d’intesa con il Viminale, e affidarne la regia alla Regione”.
Brugnaro cita il caso di Marghera (che chiede occupazione) ma sottolinea che “potrebbe essere qualsiasi altra area o anche un servizio specifico, ad esempio le pulizie negli ospedali. Ed è chiaro che sarebbe una sperimentazione”.
Sulle ore di lavoro in più gratuite, per Brugnaro sarebbe una sorta di incentivo “perchè — dice — al momento non fanno niente, bighellonano in città , arrivano con i barconi ed aspettano che si dica loro se possono restare o no”.
“Io sono per il blocco delle frontiere — rileva -, ma le persone che sono arrivate non possiamo lasciarle a non fare niente per mesi e mesi aspettando una carta”.
“Io dico — aggiunge Brugnaro — mentre sono in questo ‘limbo’ facciamoli lavorare”. “Nel frattempo si verifica se possono avere il permesso di soggiorno — conclude — le si identifica, e mentre sono al lavoro si capisce se hanno voglia di integrarsi”.
(da agenzie)
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