IL SOTTOMARINO SCOMPARSO PER VISITARE IL TITANIC
VIAGGIO DA 250.000 EURO A BIGLIETTO… CHI C’E’ A BORDO, QUANTO OSSIGENO RESTA
Tra le cinque persone a bordo del piccolo sottomarino scomparso nel Nord dell’Oceano Atlantico durante un immersione per vedere il relitto del Titanic, secondo la Bbc, c’è anche Hamish Harding, un miliardario britannico che lo scorso anno aveva partecipato a un viaggio spaziale a bordo della navetta della Blu Origin, la società spaziale di Jeff Bezos.
La sua presenza sul sommergibile è stata confermata anche dalla famiglia. Ex pilota d’aereo, Harding, 59 anni, è poi diventato imprenditore senza mai abbandonare la passione per le esplorazioni. Lo scorso weekend, il miliardario britannico sui social si era detto «orgoglioso di annunciare finalmente» che avrebbe partecipato alla missione per raggiungere il relitto del Titanic. Ma aveva poi aggiunto che a causa del «peggior inverno a Terranova in 40 anni, questa missione probabilmente sarà la prima e unica con equipaggio nel 2023».
Poi domenica aveva aggiunto: «Si è aperta una finestra meteorologica e domani tenteremo un’immersione».
Oltre al miliardario Harding, ci sono altri esploratori esperti. Tra loro anche Paul Henry Nargeolet, scrive il Guardian. Si tratta di un veterano militare francese, ex comandante della marina francese, sommozzatore e pilota di sommergibili. È stato direttore della ricerca subacquea per E/M Group e Rms Titanic ed è considerato il massimo esperto del luogo in cui è naufragato il Titanic. L’ipotesi è che fosse lui a guidare la missione.
Le ricerche
La missione doveva prevedere un viaggio di circa otto giorni, che la compagnia Ocean Gate presentava come «un’opportunità per uscire dalla vita di tutti i giorni e scoprire qualcosa di veramente straordinario». In programma ci sarebbe stata un’altra missione imminente e due pianificate per giugno 2024. Il prezzo per partecipare alla missione si aggira sui 250mila euro.
I mezzi della Guardia costiera degli Stati Uniti stanno perlustrando l’area con non poche difficoltà, considerando l’ampiezza della zona da coprire. A loro sono affiancati i soccorritori canadesi impegnati con un C-130 e un Orion P.8 che possono lanciare boe sonar per rilevare i rumori sottomarini.
Secondo il contrammiraglio John Mauger, primo comandante della Guardia costiere Usa e che sovrintende le operazioni di ricerca, il sottomarino è stato progettato per emergere automaticamente in caso di problemi e dovrebbe avere ancora 72 ore di ossigeno.
(da Open)
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