IN REGIONE SICILIA NON C’E’ GIA’ PIU’ LA MAGGIORANZA: IL GRILLINO DI PAOLA VINCE LA PARTITA PER LA VICEPRESIDENZA
BATTE LA FORZISTA LANTIERI 35 A 32… NASCONO I GRUPPI FORZA ITALIA 1 E FORZA ITALIA 2
Pronti, via: la maggioranza non c’è più. All’Assemblea regionale siciliana, nel giorno della nascita del governo Schifani, il più votato per la vicepresidenza è il grillino Nuccio Di Paola, che batte la forzista Luisa Lantieri. Di Paola, sostenuto formalmente solo da Pd e Cinquestelle, ha ottenuto infatti 35 voti contro i 32 dell’esponente berlusconiana. Entrambi diventano vicepresidenti, ma Di Paola sarà il vicario.
Il risultato è però che la maggioranza dimostra plasticamente di non avere più i numeri.
Due forzisti fedeli a Gianfranco Miccichè e dunque contrapposti al governatore Renato Schifani, Nicola D’Agostino e Tommaso Calderone, erano assenti. Una scheda è stata considerata nulla.
A votare con l’opposizione sono stati dunque almeno cinque deputati del centrodestra: più di quelli fedeli a Miccichè presenti in aula, lo stesso coordinatore forzista e Michele Mancuso.
Prima, in Aula, era infatti andato in scena il surreale raddoppio di Forza Italia: il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha infatti dato il via libera alla nascita di due gruppi distinti, “Forza Italia 1” e “Forza Italia 2”: il primo è quello che fa capo al governatore Schifani, agli assessori Marco Falcone ed Edy Tamajo e al capogruppo Stefano Pellegrino, mentre il secondo è composto dai sostenitori di Miccichè, con quest’ultimo capogruppo.
E così, pochi istanti dopo la sconfitta in Aula, Schifani tende già la mano a Cateno De Luca, che può contare su 8 deputati: “Personalmente – scrive in una nota – svolgerò un attento e rigoroso ruolo di coordinamento e di stimolo nei confronti della mia squadra di governo che gode della mia fiducia. Con l’onorevole Cateno De Luca avremo modo di incontrarci e di confrontarci fattivamente sui problemi della Sicilia. Attendiamo prima di giudicare”.
adesso il Pd chiede già la testa del governatore: “Schifani – dice il deputato dem Nello Dipasquale – deve dimettersi. C’è un dato politico: la maggioranza ha perso otto voti in una settimana”.
Schifani, che rifiuta di rispondere alle domande sulla tenuta della maggioranza trincerandosi dietro un no comment, fa sapere di essere diretto a Roma. “Incontrare Berlusconi? – si fa schermo – No, lui è a Milano”.
(da La Repubblica)
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