CALENDA ATTACCA PIANTEDOSI: “DIMOSTRI DI NON ESSERE PIU’ AL SERVIZIO DI SALVINI”
“L’INTEGRAZIONE E’ LA PIU’ IMPORTANTE POLITICA DI SICUREZZA CHE L’ITALIA PUO’ FARE”
Il governo Meloni ha incassato pesanti critiche sulla questione migranti, il ministro dell’Interno Piantedosi ne ha parlato al Senato, ricevendo le stesse risposte. Tra i più duri, Carlo Calenda leader di Azione.
«Il risultato delle vostre azioni è stato un grande affare per l’Italia, non c’è che dire. La verità è che voi non siete interessati al governo del fenomeno dell’immigrazione. La realtà è che siamo sempre lì a parlare delle Ong ripetendo lo spettacolo incivile del governo Conte 1 di Salvini, il tutto condito da un linguaggio burocratico che diventa disgustoso. Un giorno poi, ci spiegherà cosa vuol dire carico residuale”.
«I confini vanno presidiati. Opporre la retorica dei porti chiusi a quella dei porti aperti non ci porta da nessuna parte. I porti non possono essere né completamente chiusi né completamente aperti. I migranti vanno salvati, ma occorre chiudere le rotte illegali lavorando con i Paesi di partenza e di transito. E’ un pochino più complesso che bloccare una nave in rada».
«Avete compromesso i rapporti con la Francia, che è il nostro principale alleato Ue, sul Pnrr, sulla riforma del patto di stabilità. L’integrazione è la più importante politica di sicurezza che il Paese può fare» e il ministro Piantedosi «deve decidere se agisce ancora come capo di gabinetto di Matteo Salvini oppure fa politica per gestire l’immigrazione».
«Nella gestione sua e di Matteo Salvini» quando Salvini era ministro del’Intero «avevate promesso di rispedire tutti a casa immediatamente» con il «risultato che l’anno di picco di migrati irregolari è stato proprio quello della vostra gestione, un record assoluto» e la soluzione «non può essere quella delle costosissime espulsioni», ha detto Calenda.
«Quello che serve, secondo Calenda, sono «i rimpatri volontari incentivati e le regolarizzazioni. Va implementata una politica opposta a quella di Salvini, gli sprar vanno aumentati» per evitare che i migranti «non vadano in giro nel Paese a fare non si sa cosa. Dobbiamo creare un’agenzia per l’emigrazione che possa affrontare l’emergenza».
(da agenzie)
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