INTERCETTAZIONI:IL GOVERNO METTERÀ LA FIDUCIA, CHIUDERE LA PROSSIMA SETTIMANA
TORNA IL BAVAGLIO MASTELLA (PEGGIO DI ALFANO) … PROIBIVA DI RIASSUMERE O ACCENNARE AL CONTENUTO DI TUTTI GLI ATTI… SEMPRE PIU’ ARIA DI REGIME
La tentazione c’è tutta, anche “per mettere spalle al muro la sinistra”.
E più passano i giorni e più si fa concreta la possibilità che il governo modifichi il testo del ddl intercettazioni, ora alla Camera, con l’inserimento di una parte del ddl Mastella per rendere ancora più aspro il bavaglio sulla pubblicazione degli ascolti; si andrà ad emendare, in modo comunque non sostanziale, il testo che è uscito dalla commissione Giustizia della Camera e che da oggi diventa il centro del dibattito politico a Montecitorio.
Il voto è previsto per la metà della prossima settimana.
In un concitato vertice di maggioranza alla Camera, è stato deciso che — come da ordine preciso di Berlusconi — si lavorerà sul testo del ddl già approvato al Senato apportandovi anche altre, rarefatte modifiche (una proprio sulla questione legata all’equiparazione dei blog a testate giornalistiche, che verrà addolcita ) concentrate in un maxi emendamento su cui il governo porrà la questione di fiducia e quindi di corsa verso il Senato, per “una mera presa d’atto”, più probabilmente con una nuova fiducia per evitare problemi e abbattere i tempi.
L’accordo sulla rapidità è stato siglato l’altra sera a Palazzo Grazioli, ancora tra Bossi e Berlusconi, e in mattinata ne hanno raccolto i risultati sia l’avvocato Ghedini che il ministro Nitto Palma, saliti a Palazzo Grazioli proprio per avere indicazioni sul da farsi.
Sarà fiducia, dunque, con ogni probabilità .
E con il tentativo di coinvolgere nel voto anche una parte della sinistra con il ricatto che il ddl Mastella era stato voluto proprio dal governo Prodi.
Senza fiducia , tuttavia, con centinaia di emendamenti presentati dalle opposizioni, sarebbe impossibile mantenere diversamente il timing imposto dal Cavaliere.
La tensione, intorno al provvedimento, intanto sale. Ieri, a piazza del Pantheon a Roma, dalle 15 alle 18, si è tenuta la manifestazione contro il ddl intercettazioni promossa dal ‘Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo’ per “urlare no all’ennesima legge ad personam”.
Il fatto è che Berlusconi, sull’argomento intercettazioni e più ampiamente su quello “giustizia” ha raggiunto “la saturazione”, anche perchè Fini non ha concesso i tempi rapidi di discussione per il “processo lungo”, ora in commissione Giustizia chissà per quanto.
Sara Nicoli
(da “Il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply