INTERVISTA AL MINISTRO BARCA: “IL QUARTIERE TAMBURI A TARANTO NON E’ UN POSTO DOVE VIVERE”
AI RIVA “FIDUCIA CONDIZIONATA”…. SONO LEGATO AL PARTITO COMUNISTA DI UN TEMPO DOVE SI DISCUTEVA E POI LA DECISIONE ERA INAMOVIBILE
Ministro Barca, a Taranto i bambini nascono già malati, si muore per i veleni dell’Ilva e il governo dà un’altra chance al gruppo Riva?
Nessuna fiducia in bianco, non è più il tempo. Il governo con questo decreto apre nei confronti del gruppo Riva una fiducia fortemente condizionata
Ma come è pensabile poter conquistare la credibilità di cittadini ingannati e abbandonati dalle istituzioni?
È ragionevole partire da una non fiducia, quando leggi le carte processuali non può che essere così, ma l’obiettivo è proprio di ricostruire la credibilità perduta. Innanzitutto nominando un garante che verrà selezionato attraverso la pubblicazione dei curricula, un soggetto, oserei dire, quarto che risponderà solo ai cittadini che per l’altissima competenza riceverà un emolumento elevato fino a 200 mila euro. Che oltre al potere ispettivo e propositivo assumerà su di sè ogni responsabilità . Qualora l’impresa non realizzerà il piano di investimenti, garantendo tutela della salute e dell’ambiente, subirà una sanzione pari al 10% del fatturato fino ad arrivare a misure straordinarie come la nazionalizzazione prevista dall’Art 43 della Costituzione
Esproprio dell’Ilva se non rispetterà il piano?
Sì e sarebbe la prima volta che ciò accadrebbe a conferma del fatto che i cittadini debbono fidarsi.
Ma il governo è in scadenza
Intanto il decreto dovrà essere convertito dal Parlamento poi i ministri ci hanno messo la faccia e la loro responsabilità non finisce qui.
Lei parla bene ma se uno di quegli 800 bimbi che vanno a scuola ai Tamburi sotto i camini dell’Ilva fosse suo figlio?
Io e mia moglie saremmo in prima linea ma sono onesto, un borghese come me, voglio dire con il mio reddito, non lo manderebbe ai Tamburi perchè avrebbe gli strumenti per scegliere. Il punto è la mancanza della possibilità della scelta, imposta dall’ingiustizia sociale. Una popolazione non può essere ridotta alla costrizione da una crescita dissennata, da decisioni scellerate, segno di una democrazia indebolita.
Ha mai pensato di andare ad incontrare gli operai dell’Ilva
E’ una cosa che sento fortemente, andrò ad incontrare i cittadini, gli operai sono prima di tutto cittadini.
Sarà ministro di un governo di centro-sinistra?
Farò il nonno, sto per diventarlo. Non ne ho la più pallida idea. Se avrò fatto bene e mi chiederanno di dare una mano ci sarò.
Alla domanda per chi vota risponde Pci. Come dire: sono un impenitente comunista?
Direi legato a quella cosa straordinaria che è stato il partito comunista italiano dove la classe dirigente discuteva per ore e la decisione era inamovibile perchè frutto di un confronto serrato con i bisogni reali delle persone. Aver distrutto quel metodo è stato un grande errore. Bisogna ricostruirlo.
Sandra Amurri
(da “il Fatto Quotidiano”)
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