INTERVISTA AL PD DAMIANO: “TUTTI SUL CARRO, MORIREMO DEMORENZIANI”
L’EX MINISTRO DEL LAVORO: “SE IL PD E’ LA NUOVA DC, IO ALLORA SONO DONAT-CATTIN”
Damiano, il carro del Pd di Renzi è stracolmo. Salgono tutti: ex vendoliani, ex montiani…
Si sta un po’ stretti. Il rischio, al di là delle battute, è di trasformarci davvero nella nuova Democrazia Cristiana. Un partito contenitore, senza un’identità politica centrale. Gli esuli di Scelta Civica e di Sel hanno identità politiche profondamente diverse
Qual è la direzione quindi? Il carro del vincitore svolta a sinistra o a destra?
In fondo il renzismo è una variante del blairismo. Con Blair si diceva che il centrosinistra fosse l’unico ad avere il diritto di fare politiche di destra. Con Renzi potremmo dire che si fanno contemporaneamente politiche di sinistra e di destra
A lei e agli altri “compagni” però tocca votarle tutte.
Finchè si tratta degli 80 euro o della tassazione delle rendite finanziarie, lo faccio volentieri. Quando si aumenta la precarietà del lavoro con il Jobs Act, sono contrario.
C’è una disciplina di partito…
Ma c’è anche un’autonomia parlamentare. Il primo Renzi decideva a maggioranza, “prendere o lasciare”. Ora mi pare abbia cambiato atteggiamento e che dica: “Nelle riforme ci sono dei punti fermi, tutto il resto lo possiamo discutere”. Con il “nuovo” Renzi si possono portare correzioni importanti
In sostanza c’è un grande “centro renziano” e poi ci sono le correnti a destra e a sinistra, stile Prima Repubblica
Non è proprio così. Non c’è dubbio che prendere il 40,8 per cento abbia segnato una svolta: ora c’è un partito egemonico, come non lo conoscevamo dagli anni ’50. L’importante è che la “vocazione maggioritaria” che sognava Veltroni non si trasformi in “vocazione totalitaria”. Ma le aree come la nostra non sono micro partiti all’interno di un grande partito unico. Noi (la cosiddetta “Area riformista”, ndr) abbiamo l’ambizione di essere una “componente culturale”, giochiamo la nostra sfida sui contenuti: il nostro obiettivo è mantenere il Pd a sinistra
Le cito in breve la definizione di “partito pigliatutto” secondo la Scienza Politica (Otto Kircheimer, 1966): è caratterizzato da una drastica riduzione del bagaglio ideologico, non ha una classe sociale di riferimento e assicura rappresentanza a diversi gruppi d’interesse. È un ritratto spiccicato del Pd, non trova?
Penso che anche in un partito pigliatutto ci sia margine per una scelta. In un Paese come il nostro dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, io voglio stare dalla parte degli ultimi. Penso che anche il Pd debba rappresentare loro
Quindi si può vivere (e morire) serenamente “demorenziani”
Spero che Renzi ce la faccia: è davvero l’ultima spiaggia e ha avuto il merito di sconfiggere il populismo di Grillo. Il “demorenzismo” può essere utile in questa fase storica. L’importante è che non ci sia un uomo solo al comando.
Tommaso Rodano
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