JUS SOLI, CINQUESTELLE CONTRO GRILLO: DISEGNO DI LEGGE DI DUE DEPUTATI M5S PER IL DIRITTO DI CITTADINANZA
ORA SI CAPIRA’ CHIARAMENTE IL RUOLO AMBIGUO DI GRILLO SUI GRANDI TEMI DEI DIRITTI CIVILI
I “nuovi italiani” trovano un alleato nel Movimento 5 Stelle.
Un disegno di legge, presentato alla Camera da due deputati M5S, mira infatti a introdurre lo ius soli temperato nel nostro Paese.
Un progetto di riforma, questo, che va a sommarsi agli altri testi (in tutto 20) depositati in parlamento dai vari partiti (ad eccezione della Lega Nord) per provare a riscrivere la legge sulla cittadinanza del 1992.
Ius soli e M5S.
La proposta di legge è stata presentata il 14 giugno scorso da due deputati, Fabiana Dadone e Giorgio Girgis Sorial.
Basta andare a consultare il sito della Camera dei deputati: “Proposta di legge SORIAL e DADONE: Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza per nascita e di acquisto della cittadinanza (1204)”.
Cosa c’è scritto?
È cittadino italiano chi nasce in Italia da genitori stranieri regolarmente residenti da almeno tre anni o che ha completato in Italia due cicli di studi.
Insomma nessun ius soli puro: non basta nascere sul territorio dello Stato per diventarne cittadino, ma si richiedono altri requisiti, tipo la residenza regolare dei genitori.
La posizione di Grillo.
Eppure, nel gennaio 2012 Beppe Grillo aveva pubblicato un post bollando lo ius soli come un’idea “priva di senso”, che serviva solo a “distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma, che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della liberalizzazione delle nascite”. Nulla a tal proposito si leggeva nel programma elettorale del Movimento, se non la proposta “dell’insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri (obbligatorio in caso di richiesta di cittadinanza)”.
Ma la posizione dell’M5S era parsa fin dall’inizio più articolata.
Per Davide Barillari, al tempo candidato del M5S alla Regione Lazio, infatti “una persona che nasce in Italia dovrebbe essere in modo naturale già cittadino italiano”.
Dal referendum alla legge.
Nel maggio scorso Grillo è tornato sulla cittadinanza, scrivendo sul blog che “questa regola può naturalmente essere cambiata, ma solo attraverso un referendum nel quale si spiegano gli effetti di uno ius soli dalla nascita”.
Ora invece due suoi deputati scelgono la via parlamentare e depositano la loro proposta per uno ius soli temperato.
Vladimiro Polchi
(da “la Repubblica”)
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