LA BARILLA: “NON ABBIAMO AUTORIZZATO LA LEGA A UTILIZZARE IL MARCHIO RINGO”
LA REPLICA DELL’AZIENDA ALLO SCIPPO DEL MARCHIO PER FAR PUBBLICITA’ ALLA LEGA APRE A POSSIBILI RISVOLTI GIUDIZIARI
Dopo le polemiche, sui social è partito l’interrogativo: ma Barilla ha autorizzato la Lega a utilizzare un proprio marchio per fare campagna elettorale?
Nel mirino delle critiche è finito un post condiviso dal Carroccio domenica mattina sui suoi canali social: ed è lì che è stato utilizzato un frame (con brand in bellavista) del noto spot della Ringo.
Adesso, dopo ore di richieste e polemiche, la stessa azienda multinazionale spiega di non aver mai autorizzato il partito di Matteo Salvini a utilizzare quel logo e quella pubblicità .
«Non abbiamo autorizzato nessun utilizzo del marchio Ringo», questa la sintetica e fredda risposta ricevuta dai giornalisti de La Repubblica alla richiesta di chiarimento. Insomma, il brand utilizzato per far campagna elettorale sui social non è mai stato avallato dalla multinazionale che, però, non ha voluto rilasciare nessun altro commento sulla vicenda che ha sollevato molte polemiche e proteste sui social (che proseguono comunque, in particolare su Twitter).
In molti, infatti, prima della smentita di Barilla, avevano preso d’assalto Twitter scrivendo che non avrebbero più comprato i loro prodotti (dando il via anche ai confronti tra la qualità della loro pasta e quella di aziende concorrenti).
Ora, però, con la risposta da parte della multinazionale, attraverso poche parole di replica a La Repubblica, la questione assume altri contorni.
Con possibili risvolti giudiziari.
(da agenzie)
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