LA CARFAGNA SALUTA IL PDL E SE NE VA, BOSSI VUOLE INVECE ANDARE A VOTARE PER PERDERE LE ELEZIONI
IL MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITA’ E’ PROSSIMA A LASCIARE IL GOVERNO E IL PARTITO, SUBITO DOPO LA VOTAZIONE DELLA FIDUCIA…BOSSI VUOLE LE ELEZIONI PER PERDERLE…. FINI LO SFIDA: “NON HO PAURA DEL VOTO”
Mara Carfagna è sul punto di lasciare Pdl e governo.
Quella che al momento è solo una indiscrezione dell’Ansa (la diretta interessata non conferma e non smentisce) rappresenta, comunque, l’ultimo colpo di scena del terremoto che da settimane scuote il Pdl, culminato nell’uscita dal partito e dall’esecutivo dei parlamentari finiani.
L’intenzione del ministro per le Pari Opportunità sarebbe quella di aspettare le verifiche parlamentari del 14 dicembre prima di dare le dimissioni.
Alla base della sua scelta ci sarebbero gli insanabili contrasti con i vertici campani del partito e «l’incapacità » dei coordinatori nazionali di affrontare i problemi interni al Pdl campano.
A chi ha avuto modo di sentirla, inoltre, il ministro ha spiegato di sentirsi «amareggiata» per «gli attacchi volgari e maligni» di esponenti del partito come Giancarlo Lehner, Alessandra Mussolini e Mario Pepe.
Negli ultimi giorni, diversi esponenti del Pdl hanno accusato più o meno velatamente la Carfagna di guardare con interesse a Fli anche in vista delle elezioni del sindaco di Napoli.
Le notizie che riguardano la Carfagna arrivano all’indomani del videomessaggio di Gianfranco Fini.
L’appello alla responsabilità del presidente della Camera hanno sollevato numerose polemiche e hanno spinto il leader della Lega Umberto Bossi a d accusare il leader di Fli «di aver paura del voto».
A stretto giro, da Torino, è arrivata la risposta di Fini:”non temo le elezioni, ma non servono al Paese».
ll leader leghista è del parere che il presidente del Consiglio avrà la fiducia di entrambe le Camere ma, se così non fosse, «bisogna andare alle elezioni. Se è saggio va al voto e ritorna con un sacco di voti in più».
Per Bossi, però, Berlusconi potrebbe fare come Fanfani: «Ottenne la fiducia ma si dimise comunque».
Secondo Bossi, infine, non ci sono possibilità di un governo tecnico: «Napolitano è saggio e non lo permetterà . E comunque ci sarebbe una reazione troppo forte del Paese».
In realtà Bossi si rende conto che la Lega sta perdendo consensi (-2% a Milano in pochi mesi) e, se la crisi politica si protrae, confermare un 11-12% diventerò un sogno.
Meglio realizzare ora, anche se poi il centrodestra dal voto ne uscirà con le ossa rotta perchè al Senato la maggioranza se la scorda.
E a quel punto salterà sulla zattera Tremonti, abbandonando il Cavaliere al suo destino.
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