LA CASSIMATIS PRESENTA IL RICORSO AL TAR, CHIEDE LA SOSPENSIONE E IL REINTEGRO A CANDIDATA SINDACO
LA ESILARANTE REPLICA DELLA SALVATORE: “SE GRILLO HA DETTO CHE LA CASSIMATIS NON PUO’ CORRERE, VUOL DIRE CHE NON PUO’ CORRERE”… OVVERO GLI ISCRITTI AL M5S NON CONTANO UNA MAZZA
Marika Cassimatis, ex vincitrice delle Comunarie del M5s e ex candidata sindaco di Genova ‘scomunicata’ da Beppe Grillo con un post sul suo blog il 17 marzo, ha annunciato di voler “ricorrere al tribunale amministrativo regionale per chiedere la sospensiva del voto on line nazionale e il reintegro della nostra lista”.
Cassimatis aveva già depositato querela per diffamazione nei confronti di Beppe Grillo e Alessandro Di Battista, dopo che era stata esclusa a favore del secondo arrivato, Luca Pirondini
Sarà , dunque, già oggi pomeriggio, un ricorso al Tar della Liguria per impugnare “la votazione fatta su scala nazionale contraria al regolamento interno per le amministrative” con cui Grillo ha chiesto agli attivisti di confermare la candidatura di Luca Pirondini dopo la scelta di escludere Cassimatis, e la decisione di togliere il simbolo del Movimento 5 Stelle alla lista.
“Chiediamo pubbliche scuse ma in 10 giorni non abbiamo ricevuto nessun contatto da Beppe Grillo nè dal suo staff”, ha detto la Cassimatis in conferenza stampa.
«Lo staff per due settimane prima del voto online ha controllato i profili dei candidati sindaco e consigliere. Uno dei candidati sindaco era stato escluso. Dopo il voto che ha ratificato la scelta di Marika Cassimatis sono state fatte mosse formali come una riunione con il sindaco di Livorno, Nogarin», ha ricordato questa mattina, aggiungendo che «io non sapevo quali fossero i candidati consigliere schierati con me. Poteva anche esserci un camorrista, ma lo staff l’avrebbe saputo».
L’attivista dell’M5S ha detto che avrebbe sottoscritto un impegno contro la possibilità di cambiare casacca sul modello di quanto fatto a Roma da Virginia Raggi.
La Cassimatis ha poi riletto il post di Grillo che la escludeva dalle liste M5S, ritenendolo «oltraggioso» e motivo della querela per diffamazione a Grillo e Di Battista : «Ci siamo sentiti diffamati. Il “fidatevi di me” non è una prova neanche in una repubblica delle banane».
Con la Cassimatis al Ducale c’era buona parte dei candidati della sua lista: «Siamo stati minacciati da facinorosi online – hanno raccontato – In 10 giorni abbiamo chiesto informazioni anche in maniera formale e non sono arrivate. A oggi non conosciamo i nomi dei candidati nelle liste. Pirondini forse li conosceva prima?».
L’ attacco al candidato scelto da Grillo è frontale: «Lui è a favore delle grandi opere, una posizione che un tempo sarebbe stata tacciata di eresia».
Alle accuse della Cassimatis risponde Alice Salvatore, portavoce del Movimento 5 stelle e fedelissima di Beppe Grillo. “Non credo _ dice _ che Pirondini sarà escluso dalle elezioni amministrative, comunque se Beppe Grillo ha detto che la lista di Cassimatis non può correre, vuol dire che non può correre”
(da agenzie)
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