LA COMMISSIONE UE BOCCIA L’ITALIA PER IL DEBITO ECCESSIVO: “SERVE UN’AZIONE DECISA”
ALTO DEBITO PUBBLICO E SCARSA COMPETITIVITA’
Domani, Renzi arriverà per la prima volta a Bruxelles in veste di premier. Ma la vigilia non è
certo delle migliori: la Commissione europea, infatti, ha reso note questa mattina le valutazioni sui progressi compiuti dagli stati membri dell’Ue per far fronte agli squilibri macroeconomici.
E per l’Italia è arrivata una bocciatura ancora più sonora di quella che ci si attendeva.
Sul banco degli imputati c’è, come tradizione vuole, l’elevato debito pubblico del Paese.
Che resta altissimo nonostante gli sforzi protratti nel consolidamento dei conti.
“L’Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi — si legge nel testo dell’Esecutivo Ue – che richiedono un monitoraggio specifico e una forte azione politica”.
Azione che evidentemente finora non vi è stata. L’Italia è nella zona rossa tracciata dalla Commissione, insieme a Croazia e Slovenia.
Ma a dispetto di questi paesi, la situazione italiana preoccupa Bruxelles perchè viene considerata un pericolo non solo per l’Italia stessa ma per l’intera Europa.
“L’Italia deve far fronte all’altissimo livello di debito pubblico e alla debole competitività — dice la commissione Affari economici di Bruxelles – Entrambe sono radicate nella flebile crescita della produttività e richiedono politiche urgenti. La necessità di un’azione decisa per ridurre il rischio di effetti perversi nel funzionamento dell’economia italiana e dell’intera Eurozona è particolarmente importante visto il peso dell’economia italiana”.
Per combattere il debito pubblico, si chiede di implementare l’avanzo primario e irrobustire la crescita. Azioni che non sono state compiute finora in maniera adeguata.
Entro fine aprile l’Italia, così come gli altri due paesi in cui ci sono squilibri macroeconomici giudicati “eccessivi”, dovrà presentare a Bruxelles il piano nazionale di riforma e il programma di stabilità che dovrà essere il frutto di un “dialogo aperto” con la commissione europea per fronteggiare gli squilibri.
Una bocciatura forte per la politica italiana a prescindere da chi ha occupato i posti di governo negli ultimi tempi, perchè se l’Ue segnala “progressi nel 2013 in merito agli obiettivi di consolidamento fiscale”, aggiunge anche che “gli aggiustamenti del bilancio strutturale nel 2014 secondo le ultime previsioni sono insufficienti”.
Uno schiaffo al governo Letta che, però, suona anche come un avvertimento per il nuovo esecutivo targato Renzi.
Il premier sarà a Bruxelles domani per il summit straordinario sull’Ucraina e non si sa ancora se avrà il tempo di affrontare i temi economici.
Di sicuro lo farà Padoan la prossima settimana, quando debutterà da ministro dell’Economia per il doppio vertice dell’Eurogruppo e dell’Ecofin di lunedì e martedì.
(da “Huffingtonpost“)
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