LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE: “DISTRUGGEREMO L’ISIS”, L’ITALIA DEL BULLO CACASOTTO: “RIPORTARE A CASA GLI OSTAGGI, NON IMPORTA COME”
IL SOTTOSEGRETARIO GIRO FA CAPIRE CHE L’ITALIA CONTINUERA’ A TRATTARE: “UTILIZZANDO MEZZI LECITI E POSSIBILI NEL MASSIMO RISERBO”…NOI PREFERIAMO SEMPRE PAGARE TANGENTI A QUALCUNO
“Gli Stati Uniti condananno con forza il barbaro assassinio del cittadino britannico David Haines da parte dei terroristi dell’Is”.
Con queste parole il presidente Usa Barack Obama commenta l’uccisione del cooperante britannico, decapitato in un video diffuso ieri dai jihadisti dello stato islamico.
Nella sua dichiarazione Obama esprime solidarietà alla famiglia di Haines e al Regno Unito, rinnovando l’impegno per la creazione di una “vasta coalizione di nazioni” per assicurare alla giustizia “gli esecutori di questo atto oltraggioso” e per “degradare e distruggere” l’Is.
Intanto il premier David Cameron ha convocato una riunione del comitato di emergenza ‘Cobra’.
Alla riunione, riportano i media britannici, partecipano i vertici militari e della sicurezza.
Il premier britannico ha definito l’uccisione di Haines “spregevole e sconvolgente”. Si è trattato, ha detto, di “un atto di pura barbarie”, contro un “eroe nazionale”.
Il premier ha promesso di “fare tutto quanto è in nostro potere per catturare gli assassini e assicurarli alla giustizia”, “non importa quanto tempo ci vorrà “.
E poi ha dichiarato: “Quelli dello Stato islamico non sono musulmani, ma mostri”.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha scritto a Cameron per porgergli il cordoglio italiano, invocando “l’unità ” della comunità internazionale. “Contro la ferocia del terrore – scrive Renzi – è determinante che sia unita la risposta della comunità internazionale, dell’Europa, impegnata in prima linea nella lotta contro questa odiosa, folle minaccia”.
Però il sottosegretario agli Esteri Mario Giro fa capire che l’Italia continuerà a trattare per liberare gli ostaggi italiani in mano ai terroristi.
“La politica dell’Italia – ha detto Giro – è di riportare a casa tutti gli ostaggi, non importa come. Ogni paese è sovrano per quanto riguarda la scelta se trattare o meno” con i rapitori, ha aggiunto.
Una posizione che sarebbe stata assai controversa, e infatti la correzione di tiro arriva poco dopo: “La politica dell’Italia è di non abbandonare nessuno” ma utilizzando “mezzi leciti e possibili” nell’ambito del “massimo riserbo”. Giro precisa di non aver mai detto “non importa come” nè di aver parlato di “trattative” per liberarli.
Tradotto dal politichese: l’Italia è abituata a pagare tangenti anche ai tagliagole.
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