LA CONFESSIONE DELL’AUTISTA: “HO FATTO TUTTO DA SOLO, NON VOLEVO FARE MALE A NESSUNO, VOLEVO ARRIVARE A LINATE E PRENDERE UN AEREO PER TORNARE IN SENEGAL”
LA POLIZIA: “NON ERA ARMATO, NON HA LEGATO I RAGAZZI, NON AVEVA PRECEDENTI PER VIOLENZA SESSUALE, NON AVEVA CONTATTI CON IL TERRORISMO ISLAMICO, HA AGITO PERCHE’ ESASPERATO DALLA POLITICA MIGRATORIA DEL GOVERNO”
Ha sequestrato un autobus con a bordo 51 studenti della scuola media Vailati di Crema che stavano andando in palestra e ha imboccato la strada che porta a Linate.
“Nessuno”, spiegano dal 118, è ferito. Tutto è durato circa 40 minuti e Ousseynou non avrebbe fatto alcuna invocazione all’Islam. I carabinieri sono ancora a lavoro per capire se Sy volesse davvero uccidere i presenti.
Ousseynou Sy “ha ammesso la premeditazione cioè di aver ponderato da giorni” il gesto compiuto oggi, come ha spiegato in conferenza stampa il responsabile dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili precisando che “ha detto di aver fatto tutto da solo, non ha ricevuto nessuna direttiva e non ha consultato nessuno, ma ha agito in un momento di esasperazione contro la attuale situazione migratoria”.
Il pubblico ministero ha poi aggiunto: “Aveva già registrato un video che aveva diffuso tra amici vari, anche in Senegal, per dire ‘Africa sollevati’ e chiedere ai suoi connazionali di non venire più in Europa”.
Ousseynou Sy ha spiegato che “non voleva fare male a nessuno e voleva arrivare a Linate e da lì prendere un aereo e scappare in Senegal. esasperato dall’attuale situazione migratoria“
”È stata una mia scelta personale, non ne potevo più di vedere bambini sbranati da squali nel Mediterraneo, donne incinte e uomini che fuggivano dall’Africa”: sono alcune delle parole che l’uomo ha detto ai pm nel corso dell’interrogatorio da cui è emerso anche che non è legato all’Isis nè ad altre organizzazioni terroristiche di matrice islamica.
Sposato e poi separato con un donna italiana, regolare cittadinanza italiana dal 2004, due figli di 12 e 18 anni, Sy aveva qualche precedente penale del 2007 e del 2011: di sicuro guida in stato di ebbrezza, ma non — come emerso in un primo momento — violenza sessuale su minori. L’uomo ora si trova in stato di fermo all’ospedale di San Donato, dove è stato trasferito dopo un primo ricovero al San Paolo: i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione in cui viveva da solo.
Le forze dell’ordine, tuttavia, hanno smentito che Ousseynou Sy fosse armato e che avesse legato i ragazzini. “La cosa importante è la felice risoluzione di un evento, che poteva portare a un epilogo tragico, grazie al coraggio dei ragazzi che sono stati veramente bravi”: ha detto Luca De Marchis, comandante provinciale dei Carabinieri di Milano.
(da agenzie)
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