LA CRISI DEL TRIANGOLO INDUSTRIALE
IL SUD E’ IN DIFFICOLTA’, MA LA NOVITA’ E’ LA FORTE FRENATA ECONOMICA DEL NORD-OVEST… CALI DI FATTURATO DAL 30% AL 70% … LE IMPRESE MANUFATTURIERE LE PIU’ COLPITE
La crisi economica che si è abbattuta sul nostro Paese distribuisce legnate un po’ a tutti.
L’Istat ha certificato un calo del Pil dell’1%, con una recessione che non si vedeva dagli anni ’70. Quello che non si sapeva ancora è chi ha preso più bastonate.
A naso tutti avrebbero detto il Sud, e in valori assoluti è quasi una ovvietà , con aumenti della disoccupazione e difficoltà per imprese già in affanno da tempo .
Ma ora si scopre che a soffrire di più gli effetti della recessione è stato il Nord “operoso, moderno e iperattivo”: qui i colpi della frenata all’economia si sono fatti sentire con più intensità .
La spiegazione più banale è quella che a essere colpita maggiormente è l’industria e pertanto quel triangolo industriale Milano-Torino-Genova che, dagli anni ’50 ad oggi, ha reso possibile il miracolo economico italiano e avvicinato il Paese all’Europa.
Eppure i dati parlano chiaro: rispetto a una media nazionale del – 1% nel 2008, secondo i dati diffusi due giorni fa dall’Istat, a resistere meglio è stato il Centro (-0,8%), seguito dal Nord Est (- 0,9%).
C’è poi sempre il Sud ( -1,3%) che funge da fanalino di coda come sempre.
Il dato clamoroso è però il – 1,1% del Nord Ovest, dove il Pil è sceso più della media nazionale.
Tra le cause la caduta del comparto industriale il cui valore aggiunto è crollato nel 2008 del 3,3%, la crisi della piccola e media industria manifatturiera ha avuto pesanti ripercussioni sul Pil, soprattutto nel Nord Ovest dove è storicamente più radicata.
Ora si guarda con preoccupazione al futuro: la Banca centrale europea ha tagliato ulteriormente le stime prevedendo un Pil a picco per il 2009, tra il 4,1% e il 5,1%.
Lo stesso Draghi ha previsto un prodotto interno lordo in caduta del 5%, una contrazione che si farà sentire in maniera robusta sul Nord Ovest.
La crisi insomma ha raggiunto il triangolo industriale dove, secondo i dati di Confapi, le piccole imprese denunciano un calo di fatturato tra il 30% e il 70%. e occorrono da parte del Governo misure concrete a sostegno della struttura produttiva nazionale.
Persino sulla produttività , a fronte di un – 0,5% del Sud, il Nord Ovest con un – 1,1% ha fatto peggio.
In controtendenza per fortuna almeno la resistenza dell’agricoltura che è cresciuta in tutto il Paese dell’1,3%, un ottimo fattore antirecessione che forse andrebbe ulteriormente sostenuto.
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