LA FAMIGLIA TRADIZIONALE SECONDO SALVINI: MADRE, FIGLI E POTENZIALE TERRORISTA
IL CLANDESTINO DELL’UMANITA’ SUPERA SE STESSO NEL DESCRIVERE CHI DOVREBBERE ESSERE ACCOLTO IN ITALIA ATTRAVERSO I CORRIDOI UMANITARI
La famiglia è la famiglia. Lo ha sempre “insegnato” Matteo Salvini che da anni fa la sua propaganda parlando della famiglia tradizionale (madre, padre e figli – ovvero donna, uomo e figli) che lui sostiene e difende.
Oggi, però, scopriamo che questo vale solamente nell’Italia dei comizi elettorali perpetui. Il leader della Lega, infatti, pensa che la composizione della famiglia afgana tipo sia un po’ diversa: madre, figli e (potenziale) terrorista.
“Afghanistan: corridoi umanitari per donne e bambini in pericolo certamente sì – ha scritto Matteo Salvini sul suo profilo Twitter, con un tweet fissato in alto affinché tutti possano leggerlo immediatamente -. Porte aperte per migliaia di uomini, fra cui potenziali terroristi, assolutamente no”.
Le prime tre parole di questo post social sono perfette: Afghanistan, corridoi umanitari. Perché appare evidente a tutti come non si possano lasciare cittadini inermi nelle mani delle violenze talebane. Poi, però, l’inciso su chi – secondo il leader della Lega – dovrebbe usufruire di questa accoglienza da parte dell’Italia (ma anche degli altri Paesi europei).
Ovviamente sappiamo tutti – lo stiamo raccontando da giorni – che le principali vittime del ritorno dei talebani a Kabul e nelle altre città sono le donne afgane. Da lì, infatti, arrivano storie e testimonianze di violenze e lacrime di dolore da parte di chi sta chiedendo aiuto, conscio di un futuro che avrà solamente risvolti negativi.
Stesso discorso vale per i bambini che entrano, di diritto, nel concetto di corridoio umanitario che tutto l’Occidente dovrebbe aprire.
Non si capisce perché, però, secondo Salvini il diritto all’accoglienza dovrebbe essere negato agli uomini. Per lui, infatti, tra loro ci sarà sicuramente qualche potenziale terrorista. Uno strano concetto di famiglia tradizionale afgana che non è altro che la somma di un mero populismo privo di contenuti.
(da NextQuotidiano)
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