LA “GREGORETTI” E’ ARRIVATA A CATANIA, SALVINI CONTINUA A TENERE IN OSTAGGIO 135 PROFUGHI E 50 MILITARI ITALIANI
LA PROCURA DI CATANIA FACCIA SAPERE AGLI ITALIANI SE A CATANIA ESISTE UNA ZONA FRANCA SOVRANISTA DOVE NON SI APPLICA IL REATO DI SEQUESTRO DI PERSONA E DI OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO PREVISTI DAL CODICE PENALE ITALIANO
La nave “Gregoretti” della Guardia Costiera italiana, che ha a bordo 135 migranti soccorsi in mare, è alla fonda davanti al Porto di Catania in attesa di indicazioni precise da parte del ministero dell’Interno.
La nave è in attesa che dal Viminale arrivino disposizioni sull’eventuale porto di sbarco.
La storia è nota. Prima Salvini ha fatto se non saltare quantomeno rallentare l’accordo di Parigi che prevedeva un meccanismo automatico di redistribuzione dei migranti senza ‘mercanteggianti’ caso per caso, come ha chiesto la Germania.
C’era anche la disponibilità alla formazione di una ‘coalizione dei volenterosi’ con 15 stati della Ue (senza i sovranisti amici di Salvini, a cominciare da Orban).
Ma quello che sta accadendo ha dell’incredibile: il governo italiano, su ordine di Salvini, sta tenendo bloccata in mezzo al mare una unità della Guardia Costiera, nave Gregoretti, senza dare l’autorizzazione allo sbarco come previsto dalle leggi nazionali e internazionali, con l’ipotesi di sequestro di persona non solo nei confronti dei profughi ma anche dei 50 militari italiani a bordo a cui viene impedito lo sbarco.
Salvini ha voluto evitare la competenza della procura di Agrigento impedendo lo sbarco a Lampedusa (porto sicuro più vicino), indirizzando l’unità a Catania dove può contare su una procura amica.
Gli italiani hanno diritto di sapere se Catania è una zona franca della giurisprudenza italiana dove non si applica il codice penale e il reato di sequestro di persona.
(da agenzie)
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