LA LEGA CHIEDE IL VIMINALE, LA LOMBARDIA, IL VENETO E LA LIGURIA
ESISTONO DUE 8% AL GOVERNO: QUELLO DI FINI CHE NON CONTA PIU’ NULLA E QUELLO DI BOSSI CHE, SPARANDO A SALVE, OTTIENE QUELLO CHE VUOLE …AVREMO UN GOVERNATORE ESPERTO NEL CARRELLO DEI BOLLITI?
Per far addormentare la bimba piccola una volta i genitori raccontavano la fiaba di Biancaneve o di Cappuccetto Rosso e gli occhietti della piccola si chiudevano beati. I tempi moderni non hanno solo portato all’egemonia dei nuovi cartoons e dvd di importazione, ma anche a dissertazioni fiabesche-politiche che hanno un alto concentrato soporifero anche sugli adulti.
Sentite questa…”. C’era una volta una Destra col 13% di voti che governava alleata a un Centro forte e a ad altri partiti minori. La maggioranza degli italiani era abbastanza contenta di come questa formazione cercasse di interpretare le esigenze del suo popolo e di fare qualcosa di concreto per risolverne i problemi, mantenendo un minimo di valori ideali. Poi qualcuno dall’alto decise che questa destra non andasse più bene e ci si ritrovò dalla sera alla mattina in un “Grande Centro liberista”, di anima sociale e valori imprecisati. Biancaneve assunse un ruolo istituzionale e i sette nanetti si piazzarono come ministri e sottosegretari, realizzando tutti il proprio sogno…e vissero felici e facendo scontenti i propri elettori”.
Quando ci si risveglia, ci si rende conto che non era solo un sogno, la componente di AN è entrata nel PdL col piattino in mano ed è stata ridimensionata elettoralmente, perdendo il 4% di consensi. E basta poco per accorgersene: ci ha pensato Bossi con la sua finezza ( “tratto solo col Cavaliere”) e le sue pretese di posti. In altri tempi, un vero leader di Destra gli avrebbe consigliato di andare a farsi…una puntata al Bingo, la cui gestione è particolarmente cara al suo “tesoriere di fiducia”, ma il Gianfri ha abbozzato dicendo che era normale che lui non venisse interpellato…che pena.
Tra un po’ anche Lombardo, col suo 1%, detterà legge nel PdL, e sparerà fumogeni dal Ponte sullo stretto. E qualcuno si illude ancora di essere l’erede al trono…forse in esilio, come nelle aristocrazie degenerate.
Ma torniamo all’attualità : esistono nella coalizione due 8% ormai, quello della Lega e quello dell’ex AN, ma non contano nello stesso modo. La Lega ha richiesto il Viminale per ottenere almeno un viceministro con la delega sulla immigrazione ( dalla Bossi-Fini si passerà alla Bossi-Bossi? poi ha richiesto un vicepremier ( Bossi), poi altri 4 ministri ( Maroni, Calderoli, Mauro e Dozza), poi la presidenza delle Regioni Lombardia , Veneto e Liguria. In più non vuole Pisanu agli Interni e la Poli Bortone alle Politiche Agricole. Quando arriverà al 10% di consensi avvisate Silvio, così gli lascia anche le chiavi della villa di Arcore, magari, invece che in Croazia, così il Casinò lo aprono lì.
C’e’ chi ha svenduto e chi compra, come nel mercato immobiliare, chi si mimetizza e chi spara a salve, tanto qualcuno se la fa sotto a sentire il botto. Se poi iniziano dal Sud anche le lupare, sai che tiro incrociato…Fini è già nascosto nel bunker, l’importante è che Silvio non perisca sotto il fuoco amico ( chieda consiglio a Bush che è esperto).
In Liguria però ci consoliamo: fino a ieri pensavamo che tra due anni Sandro Biasotti ci liberasse di Claudio Burlando, ritornando alla guida della Regione. Ora sappiamo che potrebbe essere un leghista il candidato.
Nel caso, chi meglio del virgulto, neo senatore Bruno Ravera, potrebbe rappresentare la Lega a un tale livello? E’ lui che, da ristoratore, aveva importanto in Liguria il “carrello dei bolliti” no? Tra due anni avrà appena 81 anni, può sicuramente rappresentare il nuovo e onorare la sua specialità gastronomica. Poi è uno ” che le donne le conquistava parlando” – ha dichiarato. Allora siamo tranquilli anche sul successo tra l’elettorato femminile: qualcuno obietterà che non si capisce nulla quando parla…beh potrebbe anche essere un vantaggio.
Notte tutti.