LA LEGALITA’ E’ TORNATA A GENOVA, MR. CRISANTEMO HA SEQUESTRATO 1.237 MAZZETTI DI MIMOSA
AVETE LETTO BENE, NON DOSI DI COCAINA, NON EVASORI DELLE TASSE COMUNALI, NON AUTO DI CHI GUIDA “FATTO”, MA MIMOSA ALO STATO PURO NON TAGLIATA
L’8 marzo, per celebrare la festa della donna, i vigili urbani di Genova con la supervisione dell’assessore Mr. Crisantemo, hanno sventato il colpo del secolo sulle rive del Bisagno.
Altro che neutralizzare Arsenio Lupin che agiva indisturbato in prossimità delle rive della Senna, qua si fa sul serio.
Un comunicato del Comune ci dà il dettaglio del bottino della poderosa macchina da guerra scesa in campo.
Sono stati sequestrati 1.237 mazzetti di mimosa “venduti abusivamente”, cosi ripartiti: in Centro 932 mazzi, nei vicoli 170 mazzi, altrove 135 mazzi.
La notizia non è stata ancora diffusa per la città con gli altoparlanti sulle auto dei vigili, ma i pochi fortunati che ne sono venuti a conoscenza stanotte hanno finalmente potuto riposare serenamente, sapendo che la legalità è stata ripristinata: padroni dei fiori a casa nostra, rimpatriare le mimose clandestine che vengono in Italia per delinquere.
Poi quel giallo è sospetto, fa pensare a infiltrazioni di terroristi asiatici, di strani infusi per “caricare” islamisti che odiano le rose italiane e pure i crisantemi e magari si fanno esplodere in un tripudio di petali.
E’ cosi’ che si bloccano le mimose invasive, fermandole sul bagnasciuga di Genova e affondando i vasetti, perbacco.
Altro che centinaia di guidatori fatti di coca e alcool che guidano indisturbati per la città tanto non li ferma nessuno per un controllo, altro che migliaia di cartelle esattoriali inevase, tubi che scoppiano, buche e rumenta, marchette ai poteri forti.
Il degrado è rappresentato dai poveri che frugano nei cassonetti e da chi vende dieci mazzette di mimosa per potersi mangiare un panino.
Che la mimosa sia con voi e una risata vi seppellisca.
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