LA MANOVRA PERDE PEZZI: SALTA IL TAGLIO ALLE PROVINCE, SPUNTA QUELLO AGLI STIPENDI, AUMENTI DI 2 EURO DEI PEDAGGI
IL QUOTIDIANO “TAGLIA E CUCI” DEL GOVERNO RENDE LA MANOVRA UN REBUS: ADDIO AL TAGLIO DELLE PROVINCE, DAL 1 LUGLIO AUMENTANO LE AUTOSTRADE…. ALLEGGERITE LE BUSTE PAGA DEGLI STATALI CON L’EFFETTO RETROATTIVITA’ SU STIPENDI E INDENNITA’
Deve ancora arrivare all’esame del Parlamento, ma la manovra economica illustrata dal governo per fronteggiare la crisi e recuperare 25 miliardi di euro, continua a rappresentare un rebus.
In poche ore perde qualche pezzo, mentre altri vengono agganciati come nei treni in corsa.
Il taglio delle mini-Province sotto i 220.000 abitanti è stato sfilato dal decreto dopo conferme e smentite, polemiche e minacce di ricorsi.
La proposta improvvisata aveva solo creato un grande pasticcio, alzando ulteriormente la tensione all’interno del governo, con i finiani che pretendevano l’impegno di tagliarle tutte e il premier che alla fine ha chiesto di soprassedere.
Ma tra le righe del decreto stanno emergendo altre novità , soprattutto in riferimento al blocco dei contratti pubblici.
La norma prevede che il trattamento economico dei dipendenti pubblici non potrà superare l’importo del 2010, quello fissato cioè dai contratti scaduti nel 2009.
Ma questo meccanismo avrà l’effetto di alleggerire le buste paga non solo per gli aumenti futuri non concessi.
Gli scatti di carriera e di anzianità saranno congelati ai livelli del 2010.
Stesso discorso per le indennità accessorie dei Fondi unici di amministrazione, con cui si pagano straordinari, notturni e sedi disagiate.
Ma il danno si tramuterebbe in beffa per gli aumenti ottenuti nei rinnovi contrattuali 2008-2009: essendo molti di essi ancora aperti e avendo il governo stabilito il tetto massimo del 3,2%, nel caso che i contratti integrativi avessero strappato condizioni migliori, i lavoratori dovranno pure restiture qualcosa.
Infatti il testo prevede che “le disposizioni si applichino anche ai contratti e agli accordi stipulati in precedenza”, in pratica la norma è retroattiva.
Con il dimezzamento dei precari è stato calcolato poi che verranno a mancare circa 12.000 medici nei Pronto soccorsi, un ulteriore problema per le Regioni già alle prese con tagli di letti e conti in rosso.
Infine la questione dei pedaggi.
Finora si era parlato solo di far pagare un pedaggio su 11 autostrade dell’Anas e su 12 raccordi autostradali finora esenti.
Ecco invece che adesso spunta una manovra di aumento di 1-2 euro anche per tutti gli altri tratti, in vigore dal 1 luglio, tanto per accompagnare gli italiani in vacanza ancora più nervosi.
In attesa di ulteriori soprese, meglio stare sul chi va là .
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