LA MESSA IN SUFFRAGIO DI SILVIO BERLUSCONI DIVENTA UN CASO TRA FAMIGLIA E FORZA ITALIA: I FIGLI DEL CAV E MARTA FASCINA HANNO DETTO NO A UNA FUNZIONE RELIGIOSA A ROMA PER EVITARE L’EFFETTO “FUNERALE BIS”
MA LICIA RONZULLI HA CONVOCATO COMUNQUE I PARLAMENTARI IL 12 LUGLIO ALLA BASILICA DI SANT’EUSTACHIO A ROMA…SUBITO E’ PARTITA DA ARCORE LA PRESA DI DISTANZA
Un mese senza Silvio Berlusconi. Mercoledì saranno passati trenta giorni dalla sua scomparsa. Il partito avrebbe chiesto ai figli del fondatore di Forza Italia se celebrare o meno una messa in suo ricordo. Questa volta a Roma, visto che i funerali si sono tenuti nel Duomo di Milano. Ipotesi non gradita dai familiari del Cavaliere, né tantomeno presa in considerazione da Marta Fascina. A quanto filtra da Arcore, riuniranno parenti e amici stretti nella cappella di villa San Martino, per evitare «l’effetto funerale bis». Con un messaggio recapitato allo stato maggiore degli azzurri: «Qualsiasi altra iniziativa è individuale».
Il «no» della famiglia non risolve però il caso. Di lì a poco i senatori di Forza Italia hanno ricevuto un messaggio WhatsApp di Licia Ronzulli, presidente del gruppo al Senato: «In occasione del trigesimo della scomparsa del nostro presidente, mercoledì 12 luglio alle ore 19.30, presso la Basilica di Sant’Eustachio a Roma, verrà celebrata la santa messa in ricordo del nostro presidente».
Una messa che sarà officiata da monsignor Mario Laurenti. Tutto questo rompe la pace all’interno del partito? Chi è vicino a Marta Fascina fa sapere che «la messa organizzata non ha visto il coinvolgimento né di Marta, né della famiglia». Dall’altra parte chi è legato alla senatrice Ronzulli risponde che «la messa sarà circoscritta ai soli parlamentari e che sarà una celebrazione sentita ma ristretta, non un funerale bis».
(da agenzie)
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