LA MINACCIA DI MINZOLINI: “VOGLIO TORNARE A FARE IL GIORNALISTA”
OGGI FA FINTA DI DIMETTERSI “PER COERENZA”, MA LE DIMISSIONI SCATTANO SOLO QUANDO IL PARLAMENTO LE VOTA…INFATTI VENGONO SEMPRE RESPINTE E MINZOLINI RESTERA’ A PRENDERE LO STIPENDIO FINO ALLA SCADENZA
“Quello che ho fatto l’ho fatto per coerenza. Mi sono dimesso oggi perchè l’ho voluto io e non perchè me lo hanno chiesto altri. Adesso voglio tornare a fare il giornalista”. Lo ha detto il senatore dimissionario, Augusto Minzolini, prima che venisse discussa la sua posizione davanti al tribunale di sorveglianza di Roma.
I suoi difensori chiederanno che la pena a due anni e sei mesi a cui è stato condannato per peculato venga scontata presso la Comunità di Sant’Egidio.
“Ho raccolto in questi giorni la solidarietà e la vicinanza di più colleghi parlamentari — ha aggiunto l’ex direttore del Tg1 — anche di altri schieramenti. Ho presentato le dimissioni e adesso il Senato faccia quello che deve. Io intendo tornare al mio antico amore, il giornalismo. Fermo restando che considero importante e molto interessante l’esperienza vissuta da parlamentare”.
Quello che Minzolini non dice però è che fino a quando il Parlamento non voterà le sue dimissioni, lui continuerà a percepire il relativo stipendio.
E la prassi è che vengano respinte anche tre e più volte.
Insomma arriverà al 2018 e a fine legislatura.
Tanto per non essere presi per i fondelli…
(da agenzie)
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