LA PATRIOTA EUROPEA CHE A 31 ANNI E’ COMANDANTE DELLA SEA WATCH
CAROLA RACKETE NON SI FERMA DAVANTI A NULLA, NON E’ COME I VIGLIACCHI CHE SI NASCONDONO DIETRO L’IMMUNITA’ O DIETRO UNA TASTIERA: “PRONTA A PUNTARE SU LAMPEDUSA, DECIDERA’ IL NOSTRO STAFF LEGALE”
La capitana contro Capitan Nutella.
La sfida della Sea Watch, la nave della Ong tedesca, vira anche sul personale: e la donna al timone dell’imbarcazione piazzatasi a largo di Lampedusa, Carola Rackete, trentunenne tedesca dai lineamenti duri, alla guida della nave che chiede di approdare sull’isola si dice pronta a traghettare i migranti che ha a bordo in Italia.
Ribadisce che «il porto sicuro è Lampedusa» e non retrocede neppure di una virgola…
«Restiamo a largo di Lampedusa e reiteriamo la richiesta di sbarco»: la Ong tedesca insiste attraverso il capitano della Sea Watch
E lo fa, ancora una volta, anche interloquendo con gli uomini della Guardia di Finanza che, nottetempo, hanno raggiunto l’imbarcazione e sono saliti a bordo per notificare il divieto di ingresso in acque italiane.
Insiste, con veemenza social, anche attraverso un tweet in cui, invece di annunciare un passo indietro, la capitana Rackete fa sapere di non avere alcuna intenzione di invertire la rotta ma, al contrario, di essere decisa a puntare verso le nostre coste.
Tanto che, al telefono con un giornalista fa sapere che «Per noi Lampedusa è e rimane il porto sicuro più vicino al punto dove abbiamo effettuato il salvataggio».
Una replica che suona come un avvertimento, senza possibilità di mediazione di e dialogo, quella lanciata dalla capitana della Sea Watch
(da agenzie)
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