LA PRIMA BOZZA DEL PROGETTO DI FINI: “LA TUA IDEA PER LA DESTRA CHE NON C’E'”
IL 28 A ROMA SI TERRA’, ALL’INSEGNA DEL “PARTECIPA PER TORNARE A VINCERE”, IL PRIMO CONFRONTO DI IDEE SU COME FAR RINASCERE LA DESTRA IN ITALIA
PRINCàŒPI
Per una nazione che (ri)alza lo sguardo
Memoria collettiva e valori unificanti per garantire coesione nazionale.
Senso dello Stato come antidoto al populismo e alla demagogia.
Identità nazionale come patrimonio in continuo arricchimento.
L’unitaÌ€ del popolo: rispetto delle tradizioni e consapevolezza di essere comunitaÌ€ politica di donne e uomini liberi.
Il patriottismo (non il nazionalismo) vero contraltare all’omologazione culturale e al pensiero unico.
Patriottismo repubblicano per un’ Italia solida civile e coesa.
La fiducia, in se stessa e nel futuro capitale sociale della nazione
Oltre la crisi
Cultura della legalitaÌ€ per superare la crisi morale dell’ Italia e il dilagare della corruzione e del malaffare. LegalitaÌ€ eÌ€ garanzia di libertaÌ€.
La forza sconosciuta dei buoni esempio contro il fascino perverso degli egoismi. L’etica del dovere accanto alla rivendicazione dei diritti.
Cultura del merito. L’Italia deve garantire a tutti i suoi cittadini di partire alla pari e di andare avanti in virtuÌ€ delle capacitaÌ€ personali.
Libertà di (fare) e libertà (da ignoranza, violenza, bisogno materiale).
Superare la crisi demografica. Favorire la natalità. Sostenere la famiglia.
Nuova cittadinanza. L’Italia eÌ€ degli Italiani, chi vuol esserlo deve meritarlo.
La nostra Europa
Sovranità degli Stati non come limite ma come premessa per una più larga sovranità europea
Europa nazione oltre l’unificazione monetaria e i vincoli di bilancio.
Politica estera militare comune , ruolo attivo di pacificazione nelle aree di crisi.
Globalizzazione come occasione per l’economia reale, non per la speculazione finanziaria.
Cittadinanza europea. Tutela e promozione dei diritti umani.
Conoscere l’Europa, valorizzazione delle culture locali e ampliamento dei canali di comunicazione tra saperi globali.
CentralitaÌ€ del mediterraneo. La sfida geopolitica dell’Italia tra primavere arabe e integralismo religioso.
PROGRAMMA
La Nuova Repubblica
Presidenzialismo e monocameralismo.
Referendum di indirizzo e propositivi.
Riduzione delle competenze, degli apparati e della potestà di spesa delle regioni
Riduzione delle spese regionali con Agenzie indipendenti e commissariamento delle Regioni che non riducono la spesa.
Accorpamento dei Comuni. Reale abolizione delle provincie
Privatizzazione di enti e istituzione pubbliche prive di interesse strategico per la ComunitaÌ€ nazionale. L’inganno federalista
Revisione del titolo V della Costituzione.
Servizi per il cittadino peggiorati, aumento della spesa pubblica e degli sprechi.
Il Nord non è più ricco, il Sud è più povero. 150 anni dopo la questione meridionale è ancora questione nazionale.
Uno Stato a misura di cittadino
Meno leggi, più chiare ed esplicite, non interpretabili. Riduzione della discrezionalità, contro gli abusi di potere
Garantire al cittadino il “diritto di capire” cosa si puoÌ€ fare, come e in quanto tempo.
Sanzionare la Pubblica Amministrazione inadempiente. Ridurre il contenzioso che alimenta la corruzione.
Contrastare l’intermediazione politica e la lentezza burocratica.
Riforma della pubblica amministrazione: mobilità del personale, d coefficienti di efficienza, premi di produttività per i dipendenti della PA.
Tassazione giusta non balzelli oppressivi
Riordino e razionalizzazione della fiscalitaÌ€. Netta distinzione tra rendite finanziarie e speculative e redditi d’Impresa e di lavoro dipendente e autonomo.
Lotta all’evasione come garanzia di equitaÌ€ per gli onesti, stop alla persecuzione fiscale a carico delle imprese e delle famiglie in difficoltaÌ€
Un fisco più equo è più attento alla dimensione familiare.
Lavoro, riforma strategica
Il lavoro come motore di sviluppo e garanzia di crescita economica, la finanza come strumento e non come valore.
FlessibilitaÌ€ non eÌ€ precarietaÌ€. Promuovere la flessibilitaÌ€ positiva — anche rispettando specificitaÌ€ territoriali e di settore — e combatterne l’uso distorto (precariato permanente).
Sostenere con servizi e ammortizzatori sociali la continuità dei redditi da lavoro e i progetti di vita dei lavoratori.
Promuovere l’impiego di tutte le risorse umane inutilizzate, partire da giovani e donne, sempre piuÌ€ istruiti ma sempre meno occupati.
Aiutare le imprese a stare sul mercato attraverso investimenti in sviluppo e innovazione nei settori strategici per il Paese.
Favorire nuovi metodi di lavoro (telelavoro, telepresenza).
Ottimizzare i rapporti con l’apparato burocratico (semplificazione, digitalizzazione).
Un welfare in sintonia con la società che cambia
Ieri nuove povertà, oggi nuovi esclusi. Aumentano i deboli e i non garantiti. A rischio la coesione sociale, pericolo di conflitti non governabili.
Fine dell’assistenzialismo, nuove risposte ai bisogni specifici di famiglie e persone. Sostegni e servizi adeguati e accessibili secondo il principio di sussidiarietaÌ€
Potenziare il ruolo del terzo settore.
Una giustizia giusta
Giustizia neutrale, rapida e accessibile.
La legge uguale per tutti è presupposto di democrazia.
Più solidarietà per le vittime dei reati. Meno benevolenza per i loro autori.
Certezza della pena : chi delinque deve pagare.
Autonomia della magistratura, separazione delle funzioni, nuove modalità di autogoverno.
Onorare concretamente i servitori dello Stato vittime del dovere.
Bandire dalla vita pubblica politici e pubblici funzionari corrotti e/o collusi con la criminalità
Sospensione immediata di ogni forma di privilegio e retribuzione, con obbligo di risarcimento del danno provocato.
Rendere competitiva l’Italia
Modernizzazione delle infrastrutture: trasporti, comunicazioni, reti e fonti energetiche.
Una “strategia Paese” che fissi le prioritaÌ€ e delinei una nuova politica industriale.
Migliorare i servizi alle imprese e favorirne l’internazionalizzazione.
Valorizzare e tutelare l’eccellenza italiana nei settori agroalimentare, artigianale e industriale.
Investire in ricerca e innovazione per favorire la crescita economica .
Un sistema di istruzione pubblica che sia fucina di opportunità.
Riforma strutturale dell’UniversitaÌ€. Incoraggiare il rientro dei “cervelli”
Incentivare, promuovere e sostenere le idee vincenti, i brevetti avanzati e i prototipi a supporto dell’innovazione e della tecnologia .
Supportare le startup giovanili , femminili e innovative di settore tecnologico, a sostegno ambientale e culturale.
L’Italia deve tornare il Belpaese
La bellezza eÌ€ il nostro petrolio. Incentivare il patrimonio culturale e tutelare l’ambiente, binomio indispensabile per un turismo produttore di ricchezza nazionale.
Crescita dell’attenzione per la qualitaÌ€ della vita (salute, cibo, ambiente, consumi, vivibilitaÌ€ della cittaÌ€).
Favorire la conoscenza, in un mondo sempre piuÌ€ “glocale”, delle bellezze locali italiane.
La nuova politica
Rinnovare ( non rottamare) la politica.
Adozione di criteri e metodologie incentrati sul merito per la selezione della nuova classe dirigente
Favorire la partecipazione dal basso e la circolazione delle nuove idee.
Ritrovare il senso della “Polis”. Volontariato sociale e organizzazioni no profit, nuova frontiera dell’impegno civile e della partecipazione del cittadino, oltre i partiti.
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