LA PROCURA DI MILANO E I ROS STANNO RACCOGLIENDO LE MIGLIAIA DI INSULTI E MINACCE RIVOLTE A SILVIA SUI SOCIAL
LEI AI PM: “SONO SERENA MALGRADO LE MINACCE”… IL PROFILO FB E’ DIVENTATO INACCESSIBILE AGLI ESTRANEI… MA SONO DECINE DI MIGLIAIA I POST DI SOSTEGNO A SILVIA
“Serena nonostante le minacce”. Silvia Romano è stata sentita come persona offesa per circa un’ora e mezza dal pm di Milano Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura sull’odio social che ha travolto la ragazza dopo la sua liberazione.
Nobili coordina l’indagine che è stata affidata al Ros, e che al momento vede la raccolta e l’analisi di tutti i messaggi minatori: ci sarebbero i commenti sui social, lettere/volantini, e anche un post di Vittorio Sgarbi che ha scritto di Silvia “va arrestata per concorso esterno in associazione terroristica”. Del post, tra l’altro, ha parlato, da quanto si è saputo, la stessa 24enne nell’audizione di oggi pomeriggio.
Inquirenti e investigatori hanno sentito anche la madre. L’ipotesi, contro ignoti, è di minacce aggravate.
Il profilo Facebook della giovane volontaria milanese liberata in Somalia dopo un anno e mezzo di prigionia, e rapita in Kenya nel novembre 2018, da oggi non è più visibile: il profilo è diventato privato e non accessibile a chi non è suo amico.
Non manca chi ha fatto recapitare mazzi di fiori a casa di Silvia, mentre sui social sta montando sempre più l’indignazione dei cittadini verso chi la insulta e sono decine di migliaia le persone che le esprimono solidarietà e sostegno.
(da agenzie)
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