LA RAGAZZA, PRESUNTA VITTIMA DELLA VIOLENZA DA PARTE DI LEONARDO APACHE LA RUSSA, APPARTIENE A UNA FAMIGLIA DELL’ALTA BORGHESIA MILANESE
LA POSIZIONE SOCIALE E LA DISPONIBILITÀ ECONOMICA, POTREBBERO SPINGERE I GENITORI DELLA 22ENNE A NON LASCIARSI INTIMORIRE DA UN PROCESSO CONTRO IL FIGLIO DEL PRESIDENTE DEL SENATO… PERCHE’ NON E’ STATO SEQUESTRATO IL TELEFONO DI LEONARDO APACHE?
Lo scandalo che ha coinvolto Leonardo Apache La Russa, accusato di stupro, ha acceso le vipere milanesi che si sono messe a sibilare l’una con l’altra per saperne di più. Pare che la ragazza, presunta vittima della violenza, appartenga a una famiglia dell’alta borghesia milanese.
La posizione sociale e la disponibilità economica, potrebbero spingere i genitori della 22enne a non lasciarsi intimorire da un processo contro il figlio del presidente del Senato…
Ha destato scalpore la notizia del mancato sequestro del telefono di Leonardo Apache La Russa, a differenza degli smartphone della presunta vittima e dell’amico di Leonardo immediatamente presi in carico dall’autorità giudiziaria.
Secondo Sandro De Riccardis di “Repubblica”: “il telefono di Leonardo, ora indagato per violenza sessuale, non è stato sequestrato in attesa di sentire la ragazza e per evitare possibili problemi giuridici legati al ruolo e alle garanzie proprie della seconda carica dello Stato”
Sempre sul telefonino del giovane La Russa, Davide Milosa sul “Fatto Quotidiano” scrive:
“Da capire se non sia stato trovato oppure non fosse intestato a lui o ancora, la Procura attende di sentire prima la ragazza per poi fare un accesso mirato e senza rischi di essere respinta, visto che La Russa jr vive a casa del padre.
E questo anche perché la querela, secondo fonti inquirenti, lascerebbe alcuni punti oscuri.
Di certo l’anomalia del mancato sequestro è evidente. In mano gli investigatori hanno il telefono della vittima e quello di un amico di La Russa presente in casa, quest’ultimo non indagato. I telefoni non sono stati sequestrati ma solo acquisiti”.
A parte il fatto che, oggi, per ottenere dati e informazioni presenti su uno smartphone non è necessario disporre fisicamente del dispositivo. Basta un bravo hacker in grado di accedere al cloud o un trojan infilato nel telefono. Gli investigatori possono accedere alle informazioni nel telefono di Leonardo Apache in molti modi. Qualcuno si chiede se lasciare il dispositivo al ragazzo sia stato un modo per indurlo a comunicare liberamente, con l’obiettivo di registrare eventuali “passi falsi”
(da agenzie)
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