LA RIDICOLA POLEMICA DI FRATELLI D’ITALIA SU ORNELLA MUTI E LA CANNABIS
QUALCUNO NON HA CHIARO CHE CIASCUNO METTE AL COLLO IL CIONDOLO CHE GLI PARE… OGNUNO PENSI AI CIONDOLI PROPRI
Il Festival di Sanremo non è ancora iniziato ma già infiammano le polemiche: ad aprire il valzer delle sollevazioni popolari inutili è Ornella Muti, che affiancherà Amadeus questa sera, finita nel mirino di bigotti e iperconservatori per una fotografia postata ieri su Instagram insieme a sua figlia Naike Rivelli.
Entrambe, nello scatto, indossano un ciondolo che raffigura foglie di marijuana.
Da mesi l’associazione Ornella Muti Hemp Club ha sposato la causa della cannabis terapeutica: “Ci sono 6 milioni di consumatori di cannabis che sono costretti a rivolgersi alle mafie. Noi vogliamo dare voce alle persone che i politici proibizionisti vorrebbero sbattere in galera”.
Due deputati di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai, e Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari Sociali, hanno emesso – indignati – un comunicato ufficiale: “Riconosciamo in Ornella Muti una grande icona del cinema italiano, ma riteniamo improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo. Non vorremmo che il Festival possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum. La riteniamo un’esternazione impropria”.
L’ex senatore del PdL Carlo Giovanardi ha aggiunto: “È una cosa tristissima, vedere che si dà spazio a chi promuove questa cultura della morte”.
“Spingo l’aspetti terapeutico della cannabis – ha precisato Muti in conferenza stampa – non spingo assolutamente l’aspetto ludico della canna: mi spiace della polemica, addirittura pensano che io giri per il backstage donando canne, è triste, mi rendo conto che il cambiamento è difficile”.
“Ci sono testi e persone più giuste di me – ha aggiunto – per parlare di questi temi, dell’uso della cannabis per i bambini epilettici, le persone malate: non è che un bambino debba fumare una canna, la cannabis è una pianta che dà oli, estratti, è una scelta del paziente se usarla o no. Mia mamma ha avuto anni difficili prima di morire e non sono riuscita a dargliela, ho dovuto rimpinzarla di psicofarmaci che annebbiano la coscienza, l’ho persa senza poterle dire ciao perché non mi riconosceva più”.
(da agenzie)
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