LA RUGGINE TRA IL CAPO DELLO STATO E IL KETAMINICO CONSIGLIORI DI TRUMP VIENE DA LONTANO: GIÀ UN ANNO FA MATTARELLA AVEVA MESSO IN GUARDIA, CITANDO ORWELL, CONTRO IL “SISTEMA MUSK”
“BISOGNA EVITARE CHE POCHE GRANDI MULTINAZIONALI POSSANO CONDIZIONARE IL MERCATO DELLA POLITICA”. IMPOSSIBILE NON PENSARE AL SISTEMA SATELLITARE STARLINK, CHE MUSK VORREBBE IMPORRE AL GOVERNO
Già un anno fa Mattarella — senza mai nominarlo — aveva messo in guardia contro il «sistema Musk». Era il 20 dicembre. Tradizionale discorso prenatalizio con le alte cariche dello Stato, l’establishment al gran completo. Pochi giorni prima Musk era stato accolto come una star ad Atreju, la festa di FdI a Castel Sant’Angelo. Il presidente — nella sorpresa generale — aveva citato Orwell: «Bisogna evitare che poche grandi multinazionali possano condizionare il mercato della politica».
Mise in guardia contro «la presunzione di divenire loro i protagonisti che dettano le regole anziché essere destinatari di regolamentazione».
Quindi aveva espressamente citato «gli oligarchi di diversa estrazione che si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari (con implicazioni militari) e nel controllo di piattaforme di comunicazione social, agendo, sempre più spesso, come veri e propri contropoteri».
Impossibile non pensare al sistema satellitare Starlink, che Musk ora vorrebbe imporre al governo. «Sono in gioco i presupposti della sovranità dei cittadini». 1984, Orwell.
(da La Repubblica)
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