IL MINISTERO DELL’AMBIENTE HA DATO IL VIA LIBERA AL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA DOPO CHE LA COMMISSIONE SULLA COMPATIBILITÀ DELL’OPERA ERA STATA “INFARCITA” DI TECNICI GRADITI AI PARTITI DI DESTRA
MA SERVIRANNO ALMENO 60 MODIFICHE AL PROGETTO E SI RISCHIA UNA VALANGA DI RICORSI… RESTA IL NODO DEI RISCHI SISMICI NELL’AREA DELL’INFRASTRUTTURA: IL PRESIDENTE DELL’INGV, CARLO DOGLIONI, HA SMENTITO DI AVERE FIRMATO QUALSIASI “STUDIO APPROFONDITO”
Un via libera “condizionato”, ma pur sempre un via libera: il ministero dell’Ambiente dà il disco verde al progetto Ponte sullo Stretto di Messina. La notizia è arrivata ieri in serata quando fonti del dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin hanno fatto sapere che la Commissione Via-Vas ha dato parere positivo sulla compatibilità ambientale dell’opera.
Matteo Salvini esulta: “Grande soddisfazione, l’Italia può guardare al futuro”, fa sapere il ministro. Ora parte la corsa a far resuscitare il contratto con il costruttore Eurolink, capeggiato dal colosso Webuild, con le sue penali miliardarie
Il parere positivo arriva dopo mesi di polemiche, che hanno travolto anche la nuova Commissione, insediatasi nei mesi scorsi e infarcita di “tecnici” scelti – è l’accusa delle associazioni – soprattutto in base all’appartenenza politica, molti nomi di Fdi, Lega e FI.
“È incredibile. La Commissione Via, la cui composizione è stata modificata pochi giorni fa con esponenti di partito, ha dato parere favorevole al ponte. Ora voglio leggere il verbale della commissione. Se pensano che ci fermeremo se lo scordano”, attacca il leader dei verdi Angelo Bonelli.
L’approvazione sarebbe arrivata all’unanimità ed è condizionata “al rispetto delle condizioni ambientali prescritte che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo”, fanno sapere dal ministero. Circa 60 integrazioni che spaziano tra aspetti diversi: “L’ambiente naturale, terrestre, marino e agricolo, ma anche aspetti relativi a progettazione di dettaglio per le opere a terra”
Dovranno essere chiariti moltissimi aspetti, aggiornati e approfonditi gli studi sulla flora e la fauna ma anche sulle caratteristiche tecniche dell’opera. Il parere arriva dopo una battaglia di carte bollate, centinaia di pagine di osservazioni presentate dalle parti pubbliche e 239 obiezioni sollevate dalla precedente Commissione Via (scaduta a maggio). Il sospetto è che possano essere pesanti e tali da aprire le porte ai ricorsi.
(da Il Fatto Quotidiano)
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