LA STAFFETTA 4 X 100 IN FINALE CON IL RECORD ITALIANO, MA CHE GODURIA VEDERE GLI USA FUORI DALLA FINALE
GLI AMERICANI HANNO FATTO SOLO SESTI: ORA DIRANNO CHE I TUTTI I PRIMI CINQUE SONO DOPATI?
Corriamo sempre più forte. Con il tempo di 37″95 la staffetta italiana maschile si qualifica per la finale della 4×100 e segna il nuovo record italiano (il precedente era 38″11, stabilito ai mondiali di Doha nel 2019).
In corsia cinque, il testimone è passato senza intoppi dalle mani dei nostri Lorenzo Patta (partito dai blocchi), il campione olimpico Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu nell’ultima frazione.
Disastroso il team Stati Uniti: pur avendo in squadra Bromell, Kerley, Baker e Gillespie, non è andato oltre il sesto posto ed è stato eliminato.
Nella batteria degli azzurri è arrivata prima la Cina (37″92) poi il Canada (stesso tempo) e l’Italia, trascinata da Jacobs e da Tortu che nell’ultimo tratto è riuscito a tenere testa a cinesi e canadesi che schieravano Andrè De Grasse, neo-vincitore dei 200 metri e terzo nei 100 dominati dall’azzurro Jacobs.
“Sapevamo di avere nelle gambe il tempo per accedere alla finale”, commenta Tortu. “E’ stato come fare i 400 metri, perché il caldo ha reso tutto molto faticoso. Abbiamo fatto passaggi di testimone molto prudenti, perché volevamo arrivare al traguardo”. Anche Jacobs parla del fattore afa, ospite indesiderato dell’Olympic Stadium di Tokyo: “Non ero al massimo, ma per domani mi riprenderò. Davo la medaglia al cento per cento agli americani, sono rimasto sorpreso dalla loro eliminazione”.
Correre con il campione olimpico rende il testimone più leggero o più pesante? Alla domanda posta al team azzuro, risponde Tortu: “Avere Jacobs in squadra è uno stimolo in più e ti fa sentire più tranquillo. Ma il testimone pesa uguale”.
Le qualificate per la finale di domani: Jamaica, Gran Bretagna, Cina, Giappone, Italia, Canada, Germania e Ghana. La gara è alle 15.50 ora italiana.
(da agenzie)
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