LA STORIA DELLA BALLERINA DELLA SCALA POSITIVA ARRABBIATA CON “CHI HA SCELTO DI NON PROTEGGERE SE STESSO E GLI ALTRI“
NON SI PUO’ LAVORARE CON LE MASCHERINE
Due tweet che sono stati “spacciati” (da alcuni, non da tutti) come un’intervista. Poi lo sfogo, sempre sui social, per contestualizzare la sua storia e quel suo sfogo dopo la positività a un tampone.
Sara Barbieri, ballerina del Teatro alla Scala di Milano, ha voluto precisare quelle parole scritte sul focolaio scoppiato all’interno del corpo di ballo del famoso teatro meneghino. Ma le mascherine (non utilizzate) sono solamente un lato della medaglia di un discorso molto più complesso.
“Ho usato tutte le precauzioni possibili e anche di più, ma per lavorare ho dovuto togliere la mascherina”. Questa è la frase che ha fatto esplodere la polemica. Perché, letta così, sembra quasi che la ballerina stia contestando il mancato utilizzo del dispositivo di protezione individuale durante le prove al Teatro alla Scala. ù
Ma Sara Barbieri, dopo aver visto la sua storia diventare di dominio pubblico anche su molte testate giornalistiche, ha voluto specificare il senso di quelle parole con un lungo thread su Twitter
“È uscito un articolo (più articoli) costruiti dal nulla estrapolando alcuni dei miei tweet. NON HO MAI rilasciato interviste di alcun tipo e chi mi segue sa che ho sempre raccontato con quanta attenzione siano rispettati protocolli rigidissimi in Teatro. La frase estrapolata “ho dovuto togliere la mascherina per lavorare” che suona come un ricatto da parte del teatro era in realtà un’ovvietà: il mio lavoro lo prevede. Intendevo solo che in quel modo siamo più vulnerabili e, come ho scritto in un altro tweet. Se la situazione sta peggiorando in teatro è solo perché è lo specchio di ciò che succede nel resto del Paese nulla di più. Ho espresso la mia amarezza per aver perso per un breve periodo ciò che amo di più e non voglio in alcun modo che la situazione venga strumentalizzata. Lo dico e lo ribadisco: in Teatro sono adottate le misure più rigide nella maniera più rigida. Semplicemente, tutti siamo in pericolo se i nostri comportamenti personali non si attengono alla prudenza e io credo di averlo sempre fatto in maniera addirittura maniacale. Dovremmo farlo tutti per proteggere anche gli altri, tutto qui. Vi chiedo un po’ di silenzio ora, non pensavo di sollevare un tale polverone (non sono un personaggio pubblico), ma solo di rendere partecipi le persone che mi seguono con tanto interesse perché amano il Teatro. Questa situazione mi ha molto rammaricata. Vi chiedo scusa per lo sfogo e vi ringrazio”.
Con queste parole Sara Barbieri ha voluto spegnere quell’incendio (metaforicamente parlando) scoppiato dopo quel tweet e quella sua frase sulle mascherine. Insomma, la ballerina sottolinea come il tutto fosse da ricondursi alla situazione nel Paese e non a quello che accade all’interno del Teatro alla Scala.
(da NextQuotidiano)
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