QUANTI VOTI POTREBBE PRENDERE IL PARTITO DEI NO VAX
SECONDO I SONDAGGISTI DAL 2% AL 5%, SOTTRAENDOLI A FDI E LEGA
Per il momento non esiste un partito no vax, ma più passa il tempo (con manifestazioni e comizi annessi e connessi) l’ipotesi della creazione di un vero e proprio movimento politico anti-vaccinista si fa sempre più concreta.
La luce dei riflettori si sposta, ovviamente, su quel gruppetto della cosiddetta “Commissione DuPre” (Dubbio e Precauzione) di Ugo Mattei, Carlo Freccero, Giorgio Agamben e Massimo Cacciari (quest’ultimo assente all’ultimo evento andato in scena a Torino lo scorso 8 dicembre). E i sondaggi mostrano le prime percentuali che potrebbe accompagnare questa ipotesi.
Secondo una rilevazione fatta da Renato Mannheimer e rivelata a “L’Aria Che Tira” (su La7), un partito no vax potrebbe ottenere consensi compresi in una forchetta che va dal 5 al 10%. Un numero abbastanza elevato, considerando anche la situazione di molti altri partiti che già sono presenti nel Parlamento italiano. Un dato simile arriva anche dal sondaggista Roberto Weber della Swg che, intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha spiegato:
“L’ho visto con i miei occhi a Trieste. Qui il candidato della lista No Vax senza fare campagna alcuna ha preso il cinque per cento. E l’onda nelle piazze è arrivata dopo. Penso che sottrarrà voti a destra, a Fratelli d’Italia, alla Lega”.
Ovviamente la situazione di Trieste non è sintomo di un pensiero diffuso su tutto il territorio, ma è comunque un segnale che non può e non deve essere sottovalutato. Perché, come evidenziato da un sondaggio di YouTrend di qualche giorno fa, la maggior parte dei no vax vota – attualmente – partiti di destra (come Lega e Fratelli d’Italia).
Ma se i primi due sondaggisti si trovano d’accordo sul dato del 5%, altri spiegano i motivi che spingerebbero questo dato elettorale molto più in basso.
Fabrizio Masia di EMG sottolinea come, secondo le sue previsioni, un partito no vax non supererebbe la soglia del 2%.
Dello stesso parere è Antonio Noto che sottolinea come non si possa prendere il caso “unicum” di Trieste per stilare una statistica sondaggistica a livello nazionale e spiegando come i partiti monotematici non abbiano mai avuto – nella storia – né un grande appeal né una grande durata nel tempo.
(da agenzie)
Leave a Reply