LA TASSA FANTASMA SUI PERMESSI DI SOGGIORNO
PER IL RILASCIO E IL RINNOVO DEI PERMESSI TREMONTI AVEVA PREVISTO L’AUMENTO DA 80 A 200 EURO… MONTI AVEVA PROMESSO DI CANCELLARLO, MA NON LO HA ANCORA FATTO…E DA LUNEDI SCATTA LA NUOVA IMPOSTA
È il giallo della tassa fantasma: dagli 80 ai 200 euro per ogni rilascio o rinnovo di permesso di soggiorno.
Inventata dal duo Maroni-Tremonti, la stangata doveva essere oggetto di «riflessione» da parte del governo Monti.
Eppure nulla si è saputo e il tempo corre.
Così, salvo notizie dell’ultima ora, da lunedì prossimo scatterà la maxitassa sui migranti.
Il «Contributo per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno» nasce col decreto 6 ottobre 2011, firmato dall’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, di concerto con il responsabile del Viminale, Roberto Maroni.
La tassa, pubblicata nella Gazzetta ufficiale di fine anno, entrerà in vigore il 30 gennaio prossimo.
Il contributo varia a seconda del tipo di permesso richiesto: si va dagli 80 euro per quello di durata inferiore o pari a un anno, fino ai 200 euro per il rilascio del permesso Cee per soggiornanti di lungo periodo.
Tassa che si va a sommare — si chiaro — a quanto (57 euro) i migranti già versano per i costi amministrativi e postali della pratica.
La rivolta delle associazioni e la risposta di Monti.
L’introduzione della tassa ha scatenato la protesta di associazioni e sindacati, tanto da far muovere il governo Monti.
Prima con una intervento dei ministri Riccardi e Cancellieri, poi con una nota scritta del Viminale. «Sarà analizzata la possibilità di introdurre una sostanziale riduzione degli importi del contributo per il rilascio del permesso di soggiorno, anche prevedendo esenzioni per particolari situazioni di reddito o composizione del nucleo familiare — annunciava il 5 gennaio scorso il sottosegretario dell’Interno, Saverio Ruperto — una cosa è contribuire, giustamente, alla copertura dei costi amministrativi legati al rilascio del permesso, altra è aver introdotto un contributo a carico degli immigrati regolari, destinato al sostegno dei costi dei rimpatri degli irregolari».
Che ne è ora della tassa? Finora nulla di ufficiale si è saputo.
La tassa resta in vigore e in questi giorni è cominciata la corsa ai rinnovi dei permessi di soggiorno per evitare di incapparci.
La data è infatti segnata: dal 30 gennaio ogni immigrato regolare potrebbe essere costretto a sborsare un tesoretto per vedere rinnovati i propri documenti.
Vladimiro Polchi
(da “La Repubblica“)
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