LA VERGOGNA LEGHISTA: LA META’ DEGLI OVER 65 IN LOMBARDIA NON HA RICEVUTO IL VACCINO CONTRO L’INFLUENZA
INVECE CHE AL RIMPASTO, FONTANA DOVREBBE PENSARE A TOGLIERE IL DISTURBO PER INEFFICIENZA: MODELLO LOMBARDIA UNA MAZZA
Attilio Fontana apre al rimpasto di giunta del quale si parla ormai da mesi. “Se ci potranno essere
condizioni per migliorare la squadra, verranno sicuramente prese in considerazione”, con questa dichiarazione al Tgr Lombardia il Presidente della Regione riaccende il dibattito su un tema che inevitabilmente si intreccia con quello sanitario.
Mentre tutti parlano del vaccino per il Covid-19, non si può certo dimenticare quello per l’influenza, la cui importanza in questo 2020 così critico è maggiore proprio per consentire ai medici di fare più facilmente una diagnosi differenziale, visto che i sintomi del malanno stagionale sono molto simili a quelli causati dal Coronavirus.
Dopo le aspre polemiche politiche sulle gare per acquisire le dosi, al momento è stata vaccinata solo la metà degli Over 65 lombardi.
Rispetto al 2019 non c’è quindi stato lo scatto in avanti che si era messo in conto per raggiungere la copertura del 75%. Siamo arrivati alla scadenza che ci è sempre stata indicata e i dati sono impietosi
La quota di over 65 protetti è addirittura inferiore a quella dell’anno scorso senza l’emergenza Covid (49,9 per cento) e molto più bassa dell’obiettivo.
Questo non per la cattiva volontà delle persone ma per la grande disorganizzazione
Si torna quindi a ipotizzare l’avvicendamento di Giulio Gallera alla guida politica del Welfare, anche se molti addetti ai lavori parlano della necessità di cambiamenti strutturali sul versante organizzativo, mentre il mero cambio di assessore non solo non sarebbe esaustivo, ma potrebbe persino distogliere l’attenzione dalle problematiche più profonde.
E le polemiche non si limitano alla Sanità .
Sul fronte dei trasporti, altrettanto delicato: con la scusa della nevicata, Trenord non perde occasione di tagliere le corse. E la Regione ancora una volta è assente.
A farne le spese come sempre in Lombardia sono i pendolari
(da TPI)
Leave a Reply