LAMPEDUSA, LA NICOLINI SI CANDIDA CON UNA LISTA CIVICA, NON CON IL PD
ALLA FACCIA DI CHI ABBINA L’ARRIVO DEI PROFUGHI AL DEGRADO TURISTICO: NELL’ISOLA ALBERGHI E CASE VACANZE SCOPPIANO DI TURISTI, AEROPORTO BOOM CON 260.000 ARRIVI
È stata una delle quattro donne testimonial dell’Italia alla Casa Bianca, è diventata la paladina dell’accoglienza ai migranti, ha appena avuto il premio dell’Unesco “per la ricerca della pace”.
Ma per Giusi Nicolini, la sindaca di Lampedusa, la strada della rielezione al Comune è tutt’altro che semplice. Infatti il Pd è riuscito a spaccarsi anche qui, in questi venti chilometri quadrati al centro del Mediterraneo assurti a simbolo della grande migrazione verso Occidente.
E dove si voterà , come nel resto dei Comuni siciliani, l’11 giugno, con 3500 elettori chiamati alle urne. «Il Pd è spaccato a Lampedusa e avrà un suo candidato. Io sarò candidata di una lista civica di ispirazione Pd», dice lei.
Il concorrente in casa dei democratici è Totò Martello, albergatore, ex sindaco per due mandati, arrivato secondo nell’ultima competizione elettorale con un centinaio di voti di distacco dalla Nicolini.
Storicamente vicino al Pd d’apparato, può contare sul sostegno dei pescatori, conquistati con i cinque milioni di euro stanziati per stato di calamità dalla Regione. Fu lui a portare avanti l’istanza agitando lo spettro delle reti vuote a causa degli sbarchi, e delle barche impegnate a tirare su dal mare più uomini che pesci.
Un successo che — calcolano sull’isola — vale tra ottocento e mille voti.
Ma la corrente renziana del Pd sostiene la sindaca: il circolo del partito in paese è guidato dal marito, Peppino Palmeri.
Fu Renzi a portare la Nicolini alla Casa Bianca, fu Renzi a proporle la candidatura alle ultime elezioni europee, furono ambienti renziani a sussurrare il suo nome, l’anno scorso, come futura presidente della Regione.
Non a caso il luogotenente siciliano dell’ex premier Davide Faraone ieri ha twittato: «Con la Nicolini sempre e comunque».
Eppure l’isola è divisa. E volano gli stracci con l’altro volto dell’accoglienza, il medico Pietro Bartolo consacrato eroe dal film “Fuocammare”, che ha detto chiaramente di non appoggiarla.
Nessuna sorpresa, per gli abitanti di Lampedusa. I due non si amano, si contendono la scena mediatica e si fanno dispetti più o meno pubblici.
In lizza ci sono poi l’ex senatrice leghista Angela Maraventano (una che i migranti li vorrebbe portare tutti a casa di Alfano) e due giovani che si disputano l’eredità Cinquestelle, senza avere avuto alcuna investitura ufficiale dal movimento di Grillo: Loreto Cardella e Filippo Mannino.
Elezione davvero aperta. Perchè è vero che la Nicolini – per usare un eufemismo – non è amata universalmente sull’isola, ma è vero pure che i transiti nel piccolo aeroporto hanno sfiorato nel 2016 quota 270 mila, e gli alberghi e le case vacanza scoppiano di turisti.
Il disastro mediatico dell’assedio dei migranti si è trasformato nella narrazione di un’isola sicura e accogliente. E questo, a detta anche dei nemici, è merito suo.
(da “La Stampa”)
Leave a Reply