L’AUTOIRONIA DI BUONTEMPO: QUEL GIORNO CHE ADOTTO’ UNA PECORA
TEODORO AVEVA SENSE OF HUMOR: PAGO’ PER MANTENERE UN OVINO DI NOME TEODORA (IN FOTO)
Tanti ricordano la sua onestà e il senso delle istituzioni, la passione politica e il suo impegno mai scemato nel consigli dei Municipi e in consiglio comunale.
Pochi hanno sottolineato con il dovuto rilievo l’ironia e il senso dell’umorismo di Teodoro Buontempo.
Ci ha pensato – dall’Abruzzo, sua terra natia – una coppia di studiosi che da molti anni si occupa di pastorizia tra le montagne di Anversa degli Abruzzi: «Buontempo era così capace di autoironia che un giorno, nel 2011, in omaggio al soprannome di “er Pecora” decise di adottare, su proposta di un nipote, una pecora in carne ed ossa», racconta Nunzio Marcelli, del bioagriturismo La Porta dei Parchi.
E per completare lo scherzo, il nipote suggerì di chiamare il quadrupede «Teodora».
L’animale – che oggi ha 7 anni – gode di buona salute, come le altre 850 pecore adottate con il programma «Adotta una pecora difendi la natura» (con tanto di pagina Facebook), che è stato lanciato da Marcelli e Manuela Cozzi nel 2000.
Un programma di tutela ambientale che ha guadagnato perfino le pagine del New York Times.
Il «contratto», che dura un anno ed è rinnovabile, garantisce ai genitori adottivi la fornitura di lana extravergine (o calzettoni fatti a mano), 5 chili di pecorino e 4 di ricotta, oltre naturalmente alla fotografia e «carta di identità » della bestiola.
Luca Zanini
(da “il Corriere della Sera”)
Leave a Reply