LE BALLE DI GRILLO DA VESPA: “IL GIOCO D’AZZARDO ON LINE FATTURA 90 MILIARDI, CON QUELLI SI PAGA IL REDDITO DI CITTADINANZA”
UNA COLOSSALE BUFALA, HA SCAMBIATO L’IMPORTO GIOCATO CON L’UTILE SOLO PER FARE PRESA SU CHI ASCOLTAVA E RENDERE CREDIBILE LA PROMESSA… IL FISCO INCASSA SOLO 7,8 MILIARDI
Grillo da Vespa ha sparato una colossale bufala della storia: ha detto che il gioco d’azzardo fattura 90 miliardi, soldi con cui finanziare il reddito di cittadinanza.
In realtà 90 miliardi è l’intera la cifra giocata (esattamente sono 87), peccato che il fatturato dei giochi si calcoli al netto delle vincite restituite che per legge è molto superiore al 50%.
Il fatturato reale al netto delle vincite restituite di tutti i giochi è di 16,7 miliardi l’anno (68,8 miliardi sono rientrati come vincite nelle tasche degli italiani)… e comunque poi le tasse si pagano sull’utile, non sul fatturato.
Vespa gliel’ha pure detto che lo Stato restituisce ai giocatori gran parte dei soldi giocati ma lui doveva sparare la cifrona per impressionare i telespettatori.
Un pò di documentazione:
“La vera cifra dell’intera industria dei giochi, quindi, è rappresentata da quanto trattenuto al netto di quanto retrocesso sotto forma di vincita: nel 2012 il fatturato effettivo è stato di 16,9 miliardi. In realtà il giro d’affari netto dei giochi è in diminuzione negli ultimi anni: i 16,9 miliardi del 2012 erano stati 18,5 miliardi nell’anno precedente (-8,8%). Il fatturato lordo, al contrario, continua a crescere, ma va rilevato che i tassi di incremento non sono più a due cifre come in passato (8,5% nel 2012 sul 2011).”
http://www.economy2050.it/sanatoria-giochi-di-stato/
“La spesa effettiva (cioè le giocate al netto delle vincite). Quest’ultima è calata di circa 700 milioni (pari al 4%) e scende a 16,7 miliardi di euro, mentre 68,8 miliardi sono rientrati come vincite nelle tasche degli italiani”
http://www.ilvelino.it/it/article/2013/12/30/giochi-e-scommesse-bilancio-del-2013-tra-numeri-e-politica/ad744b50-f131-4964-9ee0-e9bc809fdbdc/
“Il mercato dei giochi ha segnato, di fatto, la prima battuta d’arresto da quando è stato liberalizzato (nel 2004), sia per i valori della raccolta delle giocate che per la spesa effettiva. Quest’ultima è calata di circa 700 milioni (4%) e scesa a 16,7 miliardi di euro, mentre 68,8 miliardi sono rientrati come vincite nelle tasche degli italiani. La spesa pro capite al netto delle vincite è stata di 288 euro per il 2013.
Segno negativo anche per il Fisco, che dovrà fare a meno di di 150 milioni di euro (-2,5% sul 2012) per un totale di poco più di 7,8 miliardi di euro, lontano dal trend superiore agli 8 miliardi di euro registrato tra il 2009 e il 2011.”
http://www.toscananews24.it/wp/?p=1659
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