LE BUFALE SOVRANISTE CONTRO I RIFUGIATI UCRAINI: DALLE ACCUSE DI NAZISMO AGLI “ITALIANI STUFI DI OSPITARLI”
I SOLITI CRIMINALI A PIEDE LIBERO DIFFONDONO FAKE AL SERVIZIO DEL CREMLINO
Quattro bufale create ad arte per far credere agli europei che i rifugiati ucraini siano nazisti e ormai insopportabili
Circolano diverse narrazioni che favoriscono la propaganda russa contro il popolo ucraino. Oltre all’invasione di un territorio e alle bufale diffuse dallo stesso Vladimir Putin, è in corso da mesi un’operazione di discredito nei confronti degli ucraini che si trovano nei territori dell’Unione europea, siano essi rifugiati o meno.
A Open Fact-checking abbiamo trattato alcuni di questi falsi episodi. In questo articolo facciamo una raccolta di quelli che abbiamo riscontrato nelle recenti settimane, in blocco.
1) Il falso profugo ucraino picchiato per un saluto nazista che in realtà è russo.
Circola l’immagine di un uomo mentre viene colpito al volto in maniera violenta. In questo caso la violenza viene approvata in quanto la vittima sarebbe un ucraino nazista. Il post recita così:
“Profugo Ucraino: Saluto Nazista, Passeggero Sferra Gancio Destro
Non è dato sapere la località, ma di sicuro, in Europa, i profughi ucraini devono stare attenti a mostrare in pubblico di che pasta sono fatti: saluto Nazista porta brutte conseguenze. Ed è ciò che è accaduto al profugo ucraino su un treno. Dopo aver fatto il saluto nazista e gridato «Le persone di merda sono i russi! Perché sono la merda più grande. Perché i veri russi sono merda!», un passeggero (robusto) gli ha sferrato un destro micidiale. Questo ragazzo Nazista (brillo), dall’aspetto spensierato, probabilmente ha dimenticato che non è in Ucraina e che non può fare il coglione pubblicamente senza conseguenze: «Shitty people are the Russian people! Because they are the biggest Shit. For real Russian people are shit!», appunto, KO!
Il video non è del 2022. Scopriamo che le immagini risalgono a luglio 2017 e riguardano un passeggero di un volo da Mosca a Barcellona. A documentarlo è il sito russo Topnews.ru dove scopriamo che il giovane picchiato si chiama Vitaly Kavunov ed è di San Pietroburgo. Ad alzare le mani contro di lui è stato Kiril Korolev, diventato una sorta di eroe social. Il giovane, ubriaco al momento dei fatti, aveva effettivamente rilasciato delle dichiarazioni contro il popolo russo. Diventato famoso, Vitaly ha ricevuto diverse minacce e alzato il prezzo per le sue prestazioni da “economista”.
2) I falsi profughi ucraini nazisti in Croazia? NO sono due nazisti ungheresi
Circolano le foto di due presunti ucraini in Ucraina completamente coperti da tatuaggi nazisti. I post social raccontano le immagini in questo modo: DENAZIFICAZIONE IN UCRAINA !!! DOMANDA, MA NON DOVREBBERO ESSERE IN UC4AINA A COMBATTERE PER IL LORO COMICO BUFFONE UCRAINO? CHE CI FANNO I DUE PACIFISTI NAZISTI, AL MARE IN CROAZIA ???
Attraverso una ricerca per immagini, riscontriamo gli articoli dei siti croati Dnevnik e Dalmatinskiportal che raccontano nel dettaglio la realtà dei fatti. Le foto sono state scattate a Rijeka, in Croazia, per poi essere segnalate alle forze dell’ordine locali che si erano precipitate sul posto, ma le foto risalivano a 10 giorni prima della segnalazione. A scoprire l’identità dei due uomini è stato il sito Vjesnik: quello alto sulla sinistra è noto con il nome di Matu, bassista della band ungherese neonazista Fehér Vihar. Dalle foto pubblicate nel 2018 su Nacionalistazona, troviamo una foto che collega Matu a quella scattata in Croazia nel 2022: il tatuaggio sopra l’occhio sinistro combacia.
Sul sito Nsbp sono presenti diverse foto dove vengono ritratti i membri della band neonazista. In una di queste troviamo ancor una volta Matu e i suoi tatuaggi
Ulteriore elemento che porta alla sua presenza in Croazia arriva dal canale Telegram neonazista Blood and Honour Hungary, il quale riporta che proprio nei giorni in cui sarebbero state scattate le foto era in corso l’evento annuale di estrema destra “Despa Memorial“, dove si erano radunate circa 70 persone provenienti da Croazia, Germania, Inghilterra, Slovenia, Svizzera e – appunto – Ungheria.
3) Gli attivisti ucraini e gli adesivi ad Auschwitz mai incollati e la smentita dei vertici ebraici
Circolano alcune foto di Auschwitz per sostenere che degli ucraini avrebbero posto dei messaggi contro i russi: “Attivisti ucraini” hanno incollato adesivi intorno ad Auschwitz con la scritta: “L’unico gas che i russi meritano è lo Zyklon B” usato nelle camere a gas dai nazisti.
La smentita arriva direttamente dall’account Twitter dell’Auschwitz Memorial in risposta alla pubblicazione delle foto da parte dell’account governativo della Russian Arms Control Delegation in Vienna.
Le immagini risultano modificate, ma soprattutto non ci sono riscontri nemmeno dalle telecamere di sicurezza della presenza di persone interessate a porre gli stessi adesivi. All’interno del comunicato ufficiale del Memoriale leggiamo che nessun adesivo del genere è stato riscontrato nei luoghi raffigurati.
4) La falsa protesta ucraina e la rabbia degli italiani? No, la foto è quella della protesta degli ambientalisti a Roma
Il canale Telegram russo Tsargradtv pubblica il 19 luglio 2022 un video di Local Team con la seguente descrizione: “Quanto sono stanchi gli europei con le idiozie degli ucraini? Chiedetelo agli italiani
L’obiettivo è quello di far credere che i manifestanti siano ucraini e che vengono portati via con la forza dai cittadini italiani, stufi per la loro sceneggiata che bloccava il traffico di una strada. Il video di Local Team, però, riporta un altro fatto risalente al mese di giugno 2022 e che non riguarda affatto gli ucraini:
Roma, attivisti bloccano GRA in protesta contro gas e carbone, automobilisti inferociti tentano di rimuoverli #granderaccordoanulare #extinctionrebellion #localteam
(da Open)
Leave a Reply