LE BUGIE DI GIORGIA MELONI: “DAL MSI AD OGGI LA DESTRA E’ SEMPRE STATA ATLANTISTA”
NON E’ VERO: NON SOLO FU CONTRARIO A FIRMARE IòL TRATTATO FINO AL 1950, MA IL MSI DELLE ORIGINI E’ SEMPRE STATO “TERZAFORZISTA” E OSTILE AI DUE BLOCCHI… CON POSIZIONI OSCILLANTI ANCHE CON ALMIRANTE
No, le cose non sono così semplici, lineari, come vorrebbe far credere Giorgia Meloni.
La stampa sovranista scrive che “Giorgia Meloni ribadisce con fierezza il suo supporto alla Nato. La leader di Fratelli d’Italia arrivando alla presentazione del Rapporto 2022 Iri Freedoms at risk: the challenge of the century organizzata da Fondazione Fare Futuro ha risposto così a chi gli chiedeva maggiori lumi sulla posizione del suo partito nel conflitto tra Russia e Ucraina: “Leggo sulla stampa di una presunta svolta atlantista di Giorgia Meloni. Vorrei ricordare che dal Msi a oggi la destra è sempre stata atlantista”
Allora meglio ricordare agli ignavi:
1) Inizialmente contrario alla firma del trattato d’ Alleanza atlantica perchè poco rispettoso della sovranità italiana, il Msi giunse solo in un secondo tempo, con il sì voluto da De Marsanich, a sottoscrivere l’adesione italiana alla Nato
2) L’anima delle origini era tendenzialmente “terzaforzista” e ostile sia ad americanismo che al comunismo sovietico
Citiamo a proposito Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea all’Università Iulm di Milano: ““Indubbiamente esiste una complessità. La tradizione missina ha al suo interno un filone “rivoluzionario” che ha sempre vagheggiato un’Europa antiamericana e spiritualista, sulla scia di Evola o di altri pensatori radicali. Dal canto suo, la linea ufficiale del Msi, non dal 1949 (il partito allora votò contro l’adesione al patto), ma dai primi anni Cinquanta in poi, vide prevalere un anticomunismo che chiedeva di difendere la collocazione atlantica dell’Italia. Ma le oscillazioni non mancarono, soprattutto in epoca almirantiana. O anche poi con l’evoluzione in Alleanza nazionale. Non a caso la destra italiana post-1994 – non solo quella esplicitamente post-fascista – ha avuto parecchi ondeggiamenti, anche in rapporto al tema dell’equilibrio tra Europa e Stati Uniti. Dall’enfasi pro-Bush del Berlusconi dei primi anni 2000, che contribuì a spaccare l’Europa, si arriva alle simpatie per Putin . Ora anche Giorgia Meloni nel suo libro uscito l’anno scorso scriveva: “La Russia difende i valori europei e l’identità cristiana”. Per cui l’attuale riequilibrio sembra avere basi piuttosto fragili”.
(da Globalist)
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