LE FAMIGLIE ROVINATE DALLE SLOT ORA SANNO CHI RINGRAZIARE: LEGHISTI E LA RUOTA DI SCORTA TOTI
LA REGIONE LIGURIA SALVA I BISCAZZIERI: UN ALTRO ANNO DI PROROGA
SENZA PALETTI ALLE SALE GIOCHI
La Regione Liguria rinvierà di un anno le restrizioni al gioco d’azzardo che sarebbero scattate dal prossimo 1 maggio.
Intenzione anticipata dall’assessore leghista Edoardo Rixi (sotto processo per peculato per le spese pazze) al termine della riunione avuta con i rappresentanti delle associazioni del settore.
Mentre associazioni, strutture sanitarie e privati cittadini chiedono di limitare il più possibile il gioco che causa altissimi costi sociali ed enormi problemi a tutti i livelli, la giunta regionale pensa solo a tutelare le richieste economiche di tante attività che proliferano grazie al denaro che ogni giorno migliaia di persone buttano nelle “macchinette”, sottraendolo al bilancio familiare.
Secondo Rixi sono loro da tutelare dalle ripercussioni che potrebbe avere l’entrata in vigore della legge regionale 17 del 30 aprile 2012, che disciplina le sale da gioco e gli esercizi pubblici che offrono gioco sul territorio, non le migliaia di famiglie ridotte alla povertà dal dramma di loro congiunti che ogni giorno regalano soldi ai biscazzieri istituzionalizzati.
Il 1° maggio termina la deroga di cinque anni che era stata stabilita nel 2012 perchè i Comuni adottassero regolamenti conformi ai limiti stabiliti dalla legge regionale (votata allora da tutto il consiglio regionale).
Limiti decisamente stringenti, come l’obbligo di distanza di almeno 300 metri dai luoghi sensibili, scuole, campi sportivi e chiese, per quei locali che ospitino slot machine. In poche parole: dovranno eliminare le slot.
Non solo per le nuove sale giochi, com’era sino a oggi, ma veto totale per ogni attività che gestisca macchinette.
La vergogna di questa proroga sta nel fatto che gli stessi partiti di centrodestra che cinque anni fa si fecero belli con le vittime della ludopatia votando quella norma in scadenza, ora si schierano con i biscazzieri legalizzati “perchè altrimenti vedrebbero ridursi i guadagni”.
Bravi, sempre dalla parte sbagliata.
E qualcuno ricorda che fu un segretario amministrativo della Lega ad aprire le sale Bingoin città …
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