“LE PUTTANE NON DEVONO STARE IN TV”: GLI INSULTI DEI SOVRANISTI A ELODIE DOPO L’ATTACCO ALLA LEGA CHE BLOCCA LA LEGGE CONTRO L’OMOFOBIA
UNA COSA E’ CERTA: IN UNO STATO DI DESTRA VERA I RAZZISTI DEVONO MARCIRE IN GALERA… ANCHE FEDEZ DIFENDE LA LEGGE SUI SOCIAL
Insulti, allusioni sessuali, frasi sessiste: i sovranisti sui social hanno reagito così all’attacco di Elodie alla Lega che vuole bloccare la legge contro l’omofobia
Le parole chiare di Elodie contro la Lega che vuole bloccare il ddl Zan, la legge contro l’omofobia, sono state accolte dai sovranisti con i soliti insulti
La cantante è stata attaccata sui social con frasi sessiste come “Le putt… non dovrebbero stare in televisione”:
L’insulto è stato fortemente criticato; ad esempio c’è chi scrive: “Questo è il livello della Lega Salvini: persone che non rispettano l’essere umano, che disprezzano il genere femminile, con queste dimostrazioni di misoginia e sessismo Si, siete indegni. Solidarietà a Elodie”.
Ma ci sono anche altri insulti, che come sempre si riferiscono alla sfera sessuale
C’è poi chi insinua che Elodie abbia voluto attaccare la Lega solo per avere visibilità . Come se ne avesse bisogno.
“I leghisti, quando tocchi il loro grande capo, sembrano quegli insetti a pancia in su che non riescono a rialzarsi: tanto incattiviti quanto impotenti. E quest’immagine devo dire mi fa molto ridere”, commenta qualcuno reagendo agli insulti.
Elodie aveva pubblicato su Instagram alcune stories: in una commentando con la parola “indegni” la notizia che spiega come la Lega voglia bloccare il ddl Zan. Nelle altre la cantante riporta un passaggio di un’intervista de La Stampa a Simone Pillon e lo screen di alcune dichiarazioni di Pillon sul Festival di Sanremo 2021 diventato a suo avviso un ossessivo gay pride. “Questa gente non dovrebbe sedere in parlamento, è omotransfobica” sottolinea la cantante.
Perchè Elodie si è indignata contro la Lega? Presto si tornerà a discutere del ddl Zan in Commissione Giustizia del Senato, dove la legge che intende punire i cosiddetti reati d’odio nei confronti di persone omosessuali, donne e disabili, a prima firma del dem Alessandro Zan, è arrivata dopo l’ok della Camera, lo scorso 4 novembre.
Ma, a causa dell’opposizione leghista ci sarà con ogni probabilità un nulla di fatto. Oltre al Carroccio a bloccare l’iter ci sono anche Fdi e parte di Fi.
Il disegno di legge vede, infatti, confrontarsi forze ora nella stessa maggioranza: leghisti, Fdi e membri azzurri — da un lato — contrari a norme che ritengono liberticide, favorevoli invece le forze della precedente compagine di governo, dal M5S, al Pd e a Leu, che chiedono di accelerare sui temi civili, a partire dalla tutela degli omosessuali, arrivando allo ius soli, di cui i dem, con la segreteria Letta, hanno rialzato le insegne.
Omofobia, dopo Elodie anche Fedez difende la legge Zan e attacca la Lega
Dopo Elodie ora tocca a Fedez. Il mondo della musica si schiera a difesa della legge Zan contro l’omofobia, che ieri doveva approdare nell’ufficio di presidenza della commissione Giustizia del Senato (presieduta dalla Lega), ma la cui calendarizzazione è stata invece rinviata.
Un nuovo posticipo che dilata in tempi dell’approvazione del ddl a Palazzo Madama, un ostruzionismo che ieri la cantante Elodie ha imputato alla Lega, da sempre contraria al varo della legge che inasprisce le pene contro l’omofobia prevedendo anche il carcere. Oggi a difendere il ddl del deputato del Pd Zan è Fedez che nelle storie del suo profilo Instagram ha attaccato il leghista Simone Pillon.
“La legge Zan – dice il rapper e marito di Chiara Ferragni – è una priorità , lo Stato tuteli la libertà dei nostri figli”.
Nel difendere la legge Zan Fedez, rivolgendosi a Pillon, precisa che se suo figlio Leone, di tre anni, “un giorno decidesse di mettersi gonna, smalto e rossetto” non lo turberebbe perchè, sottolinea il cantante, “ha diritto di esprimersi come meglio crede”.
Quello che invece lo destabilizza, dice Fedez nel video online, “è che mio figlio vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà , cercando di emarginare le dinamiche discriminatorie e violente che molto spesso si verificano in questo Paese”. Questa, conclude, “per me è la priorità “.
(da agenzie)
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