LE REGOLE PER CANDIDARSI A PREMIER M5S NON PIACCIONO AGLI ORTODOSSI
NUTI: “IO SOSPESO PERCHE’ INDAGATO, RAGGI INDAGATA RESTA AL SUO POSTO E DI MAIO INDAGATO PUO’ ADDIRITTURA FARE IL PREMIER”
Dopo settimane di attesa Luigi Di Maio formalizza la sua canditura alla premiership. Il vice presidente della Camera lo ha annunciato in un post su Facebook: “Siamo ancora qui, più forti di prima. E ora dobbiamo completare l’opera: andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l’italia. Oggi ho accettato la mia candidatura a Premier per il Movimento 5 Stelle”.
Di Maio è attualmente l’unico in corsa alle primarie, per candidarsi ci sarà tempo fino al 18 settembre alle ore 12 ma nessuno dei possibili sfidanti ha ancora ufficializzato la candidatura.
L’annuncio, che era dato ormai per scontato all’interno e al di fuori del Movimento, arriva dai banchetti degli attivisti di Caltanissetta, tappa del tour per le elezioni regionali in Sicilia.
Di Maio con le nuove regole per le primarie pubblicate sul blog a 5 stelle ha potuto candidarsi alla premiership nonostante risulti indagato dalla Procura di Genova per diffamazione dopo la querela presentata dall’ex candidata sindaco Marika Cassimatis, poi espulsa dal Movimento.
In gioco non c’è solo la candidatura alla premiership a Palazzo Chigi ma anche la nomina a capo politico del Movimento, al posto di Beppe Grillo
Le polemiche erano scoppiate già dopo la pubblicazione delle regole per le primarie dall’ala ortodossa del Movimento, quella che nell’ultimo anno si è contrapposta più volte al delfino Di Maio.
Il primo ad attaccare è stato il deputato dei Cinque stelle Luigi Gallo che dalla sua bacheca Facebook ha scritto:”Dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio. A voi i commenti! Tutti gli iscritti devono sapere quali sono i poteri del capo politico poco definiti dal regolamento interno”.
Essere eletto capo politico significa infatti disporre di ampi poteri di controllo del Movimento. “Il capo”, scrive Gallo, “indice le votazioni in rete, sceglie i temi da mettere in votazione, può far ripetere un voto per le modifiche al non statuto e al regolamento e ripetere votazioni che in prima istanza erano state limitate agli iscritti di una città o di una regione estendendole”.
Critiche anche dal dissidente Riccardo Nuti, ex cinque stelle, sospeso dopo l’affaire delle firme false a Palermo. “Nuti indagato?, sospeso. Altri parlamentari M5S indagati? Non sospesi. Raggi indagata? Non sospesa. Di Maio indagato? Non sospeso e candidato premier”
Le regole
Alle primarie potranno candidarsi tutti gli appartenenti al Movimento 5 stelle che abbiano esperito un mandato da portavoce, da Sindaco, o che siano stati eletti nel 2013 in Parlamento. Unica condizione, non essersi iscritti negli anni precedenti ad alcun partito.
Le primarie sono aperte anche gli indagati purchè coinvolti in fatti non gravi e a condizione che lo dichiarino apertamente. Il vincitore verrà annunciato il 23 settembre a Rimini nel corso della kermesse Italia a 5 stelle. Il voto è aperto a tutti gli iscritti al Blog in regola con l’articolo 4 previsto dal Non Statuto. Si può espriemere una sola preferenza per un solo candidato
(da agenzie)
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