IL SINDACO DI LAMPEDUSA SMENTITO DAL PARROCO E DALL’EX NICOLINI: “MA QUALI MINACCE E FURTI, NON C’E’ STATA ALCUN DENUNCIA, FA SOLO TERRORISMO”
PER MARTELLO “BISOGNA CHIUDERE L’HOTPOST PERCHE’ L’ISOLA E’ AL COLLASSO”… DON CARMELO: “ISOLA SERENA E VIVIBILISSIMA, NESSUN DISTURBO DA PARTE DEI MIGRANTI, NEANCHE SI VEDONO”
Totò Martello lo aveva annunciato all’indomani dell’elezione a sindaco: “Sull’accoglienza deve cambiare tutto”. Adesso va all’attacco, chiedendo la chiusura dell’hotspot a Lampedusa e puntando il dito contro i migranti accusati di “minacce, molestie, furti”.
Martello, già sindaco di Lampedusa per due legislature fino al 2001, sostiene che : “Lampedusa è al collasso, le forze dell’ordine sono impotenti, nel centro ci sono 180 tunisini molti dei quali riescono tranquillamente ad aggirare i controlli: bivaccano e vivono per strada. Chiedo che venga chiuso l’hot spot, una struttura inutile che non serve a niente”. E accusa: “Siamo abbandonati”.
Il primo cittadino segnala che “un fruttivendolo che si trova davanti alla stazione dei carabinieri ha subito il furto di fiaschi di vino. Ci sono furti continui nelle botteghe di abbigliamento e di alimentari, molestie nei confronti dei turisti”
“Ho l’impressione che il sindaco di Lampedusa voglia fare del terrorismo. Basterebbe controllare il numero delle denunce presentate ai carabinieri: a me risulta solo un furto da un negozio di frutta e verdura, inoltre l’isola è piena di turisti e non mi pare che ci siano state molestie da parte di tunisini”.
Così l’ex sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini commenta le dichiarazioni del suo successore, Totò Martello. “Si sta cercando di ricreare quel clima di paura – aggiunge Nicolini – che c’era a Lampedusa prima della mia elezione, quando si amministrava l’isola con la logica emergenziale”.
“Sono piccoli gruppi che arrivano con piccole barche, alcune delle quali riescono a raggiungere anche il litorale agrigentino per sfuggire ai controlli. Quelli che si trovano nell’Hot spot di Lampedusa sanno di dover essere rimpatriati, il vero problema è quello di evitare di trattenerli a lungo nell’isola”.
Io vedo un’isola tranquilla e vivibilissima, piena di turisti”, aggiunge il parroco don Carmelo La Magra. “La presa di posizione del sindaco mi lascia sorpreso. Francamente non vedo il minimo problema. I tunisini arrivati sull’isola sono molto giovani e certamente rumorosi ma — insiste — io vedo un’isola serena e vivibilissima. Anche nei giorni scorsi ho portato delegazioni in visita a Lampedusa e i migranti sono quasi invisibili. E io non sono per nulla a conoscenza di disturbi e di reati. Il punto è che non si dovrebbe alimentare la diffidenza“.
(da agenzie)
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