LE TARIFFE ASSURDE CHE FANNO SCAPPARE I TURISTI DALLE CINQUETERRE: A PASQUA IL BIGLIETTO DEL TRENO PER UN CAGNOLINO COSTA 21 EURO (INVECE DI 2,40 EURO)
PER GLI UMANI UN BIGLIETTO ANDATA RITORNO COSTA PIU’ DI UN ABBONAMENTO MENSILE: 32,50 EURO … E’ IL “MODELLO GENOVA” DELLA GIUNTA SOVRANISTA TOTI
Il cagnolino Charlie scodinzola, ma i suoi padroni sono un po’ meno allegri. Mostrano il biglietto del treno per visitare le Cinque Terre: 21 euro. Un bel biglietto, verde “Cinque Terre Card”, c’è scritto anche il suo nome a pennarello: Charlie.
Solo il giorno prima, però, fuori dal nuovo sistema di tariffazione turistica, il suo biglietto è costato poco più di due euro per “trasporto cane”. A denunciare il caso sono i promotori del Comitato Cinque Terre Unite che, proprio in questo ponte pasquale, dove le Cinque Terre hanno registrato il sold out di turisti, nonostante il meteo non del tutto favorevole, hanno organizzato una serie di azioni di protesta contro i recentissimi rincari delle tariffe ferroviarie delle Cinque Terre, contro la Regione, e hanno raccolto anche le lamentele dei padroni del beagle Charlie.
I padroni di Charlie mostrano i due biglietti: il 31 marzo, dalla Spezia a Manarola, il biglietto del treno del loro cane è costato 2,40 euro. Il 1° aprile, da Manarola, hanno deciso di proseguire la visita a tutti gli altri borghi, per cui hanno dovuto acquistare la Cinque Terre Card, in giorno “rosso”, secondo la nuova fascia tariffaria, riservata a turisti e non residenti, che la Regione Liguria ha fatto introdurre a Trenitalia e Parco nazionale delle Cinque Terre. E mentre i padroni hanno pagato 32,50 euro, a testa, al loro cane è stata applicata la tariffa “ragazzi”, dai 4 agli 11 anni: 21 euro.
Un’alta stagione salatissima, per i turisti delle Cinque Terre, iniziata il 16 marzo scorso: in tutti i giorni “rossi”, ovvero Pasqua, 25 aprile, 1 maggio poi tutti i week end e tutto il mese di luglio e agosto, le tariffe per salire sui treni e godersi i sentieri e i borghi sono passati, per un adulto (dai 12 ai 69 anni), da 19,40 a 32,50 euro, per la card di un giorno.
A protestare contro la decisione è il Comitato di residenti, guide turistiche e negozianti “Cinque Terre Unite”, che ha organizzato in questi giorni pasquali un volantinaggio per i turisti con le informazioni proprio sul caro tariffe. “Grazie per aver scelto le Cinque Terre per le tue vacanze” esordisce il volantino che, di fatto, informa i visitatori che sarebbe molto più conveniente, per loro, acquistare un abbonamento ferroviario mensile Monterosso-Riomaggiore piuttosto che una Cinque Terre Card da due o tre giorni, E’ proprio il Comitato Cinque Terre Unite a sottolineare come, dal 16 marzo 2024, “i biglietti e le Card del Parco nazionale delle Cinque Terre hanno subito aumenti fino al 100% a fronte dello stesso servizio erogato, a parte un paio di treni notturni in più nei fine settimana”.
In effetti i turisti che si sono rivolti ai banchetti organizzati dal Comitato si sono lamentati delle tariffe alte: “La maggior parte ha lamentato il caro-biglietti tanto che ha dovuto scegliere di visitare solo un paese rinunciando agli altri per le tariffe troppo alte, e diverse persone ci hanno assicurato che non torneranno più”, dicono i promotori del Comitato.
Una famiglia, con un ragazzino in carrozzina, ha rinunciato a prendere il treno per i prezzi troppo elevati e nessuna riduzione prevista per chi è disabile: “Abbiamo scelto di venire in auto, per protesta, anche se incrociamo le dita perché i parcheggi per disabili sono solo due”. E due turiste francesi lamentano “prezzi esorbitanti”.
(da Repubblica)
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